

Recensione del GX OLED di LG: pazzesco

LG si conferma come marchio di punta per gli OLED: il GX è il TV migliore che abbia mai testato, ma la qualità ha il suo prezzo.
Guardo il GX nel mio salotto. Se dovessi definirlo con una parola, sarebbe «minimalista». Per il design, non certo per la qualità dell'immagine. «Qualità dell'immagine minimalista»... mi vengono i brividi solo all'idea. L'immagine del GX OLED di LG è pura eccellenza. E quando parlo di stile minimalista, lo dico in senso positivo:
la cornice nera è spessa solo circa mezzo millimetro e il design del TV è davvero elegante e discreto.

Faccio la mia solita premessa-disclaimer: il TV mi è stato messo a disposizione da LG per fare questa recensione. Così come la parete su cui è montato: l'ha realizzata LG nel mio soggiorno. Con tanto di un enorme logo LG luminoso in alto a destra. Il modello G dell'OLED LG non è dotato di un supporto e può essere montato solo a parete.
Se tu, come me, non hai una parete su cui poter montare il tuo TV, ti consiglio il modello C. Il pannello e la qualità dell'immagine sono identici, ma il modello C è dotato di uno stand ed è molto più economico.
Bene, passiamo al test.
Design e porte: c'è tutto
Torniamo al minimalismo. Il GX (la «X» si pronuncia come il numero romano) non vuole stare al centro dell'attenzione. E con la sua cornice nera spessa 0,5 centimetri, il design discreto non dà di certo nell'occhio. In ogni caso, il TV installato sulla parete è davvero spettacolare.

Fonte: Disney+, risoluzione HD e qualità SDR
Se per caso te lo stai chiedendo, quella sotto il TV è la soundbar del GX. Anche questa, montata da LG per la mia recensione. È stata progettata per adattarsi perfettamente al televisore. Almeno, con la versione da 65 pollici del GX. Tuttavia, la soundbar non è inclusa con il TV e deve essere acquistata separatamente. A meno che ti accontenti di ascoltare l'audio dagli altoparlanti interni del GX.
Sarò sincero: in rapporto alle prestazioni, la soundbar è troppo costosa. Gli acuti, soprattutto i dialoghi, hanno un suono fastidioso, tintinnante. Per una soundbar così costosa, è un difetto incomprensibile. I medi non sono male, riempiono bene la stanza. E i bassi sono profondi e potenti al punto giusto grazie a un subwoofer separato. Sì, in teoria la soundbar del GX supporta il Dolby Atmos. Ma nella realtà faccio fatica a crederci. Nel complesso, paghi di più per il design che per le prestazioni. Per non parlare degli altoparlanti interni del TV.
Se vuoi investire in una bella soundbar, ti consiglio la Sonos Arc. Che tra l'altro può essere montata a parete, anche se non è delle stesse identiche dimensioni della soundbar GX. Per me, le prestazioni sono molto più importanti del design.
Torniamo al TV, che non può farci niente per la soundbar e il suo prezzo. Il televisore stesso è spesso circa 2,5 cm. Impressionante, se consideri che non contengono solo il sottilissimo pannello OLED e un po' di vetro – a destra del mio dito nella foto qui sotto – ma anche tutto l'hardware.

Grazie al supporto a parete fornito con il televisore, il GX può essere montato quasi a filo muro: il lato posteriore è dotato di incavi perfettamente adatti per i «bracci» del supporto a parete e per la gestione dei cavi. Già solo per questo guadagna punti. Ma la montatura a muro di solito ha i suoi pro e contro. Raramente è bella ed elegante come ci mostrano nelle pubblicità. Soprattutto con tutti i cavi aggrovigliati, che devono pur finire da qualche parte.
Voglio dire, come fa il TV di questa pubblicità LG a ricevere corrente? Dall'aria?

Nel mio caso, gli operai LG hanno improvvisato un buco nel muro per condurre i cavi di alimentazione e HDMI direttamente alla ciabatta e alle fonti di segnale. Se a casa tua non fosse possibile adottare una soluzione del genere, dovrai rassegnarti a vedere un brutto groviglio di cavi sotto il televisore. Puoi nasconderli con più o meno eleganza con delle guide per cavi, ma a quel punto prega di non dover mai spostare, regolare o sostituire nulla nel tuo impianto home cinema.

Insomma, è così. Pensaci bene: se credi di riuscire a nascondere bene i cavi, allora il GX in sala farà un figurone.
Veniamo alle porte:
- 4 porte HDMI 2.1 (eARC, VRR e ALLM via HDMI 2.1)
- 1 uscita Toslink
- 3 porte USB 2.0
- 1 porta LAN
- Supporta AirPlay 2
In primavera, la notizia che i televisori LG non avrebbero supportato del tutto l'HDMI 2.1 ha suscitato scalpore. In particolare, l'HDMI 2.1 di LG supporta «solo» 40 gigabit/secondo anziché i soliti 48. Il ragionamento di LG: l'ottimizzazione intelligente dell'immagine e del suono funziona meglio quando la capacità di calcolo viene dedotta dalla porta HDMI 2.1 e allocata invece alle funzioni AI.
L'HDMI 2.1 di LG non supporta quindi i segnali a 12 bit, ovvero il Dolby Vision, se riprodotti con risoluzione UHD e 120 fotogrammi al secondo. Supporta solo segnali UHD a 10 bit a 120 fotogrammi al secondo, cioè l'HDR «ordinario».
Ma i supernerd dei film e delle serie non devono temere: possono comunque consumare i loro contenuti preferiti a 24 fotogrammi al secondo, perché il Dolby Vision si adatta facilmente alla larghezza di banda di 40 Gbit/s. E i gamer avranno comunque una risoluzione UHD con HDR a 120 fotogrammi al secondo. In ogni caso, non esistono pannelli TV a 12 bit. Ogni volta che guardi un contenuto in Dolby Vision in realtà hai solo un'immagine Dolby Vision ridotta a 10 bit, quindi non perdi niente con una larghezza di banda inferiore.
In sostanza, tanto rumore per nulla.
E l'immagine? Non c'è paragone
Prima di continuare, una breve premessa: non cercare il pelo nell'uovo nelle foto che sto per mostrarti. Questi scatti sono stati fatti a distanza di mesi con un'illuminazione ambientale diversa, che può aver influito sul risultato finale. Cerco sempre di riprodurre più o meno la stessa illuminazione, ma le condizioni di lavoro non sono sempre ideali.
Comincerò con «Jurassic World: il regno distrutto». Ho visto le scene che sto usando per il confronto su così tanti televisori che, più o meno, so che aspetto dovrebbe avere l'immagine.
Quello che vedo sullo schermo del GX è praticamente perfetto:

Fonte: Blu-ray UHD, qualità HDR10
Il verde è lussureggiante. La luce della lampada nell'angolo in alto a destra brilla di un arancione caldo. Il cielo notturno è bello e scuro, senza «inghiottire» i dettagli. E le bande sopra e sotto l'immagine sono nere come la pece. Non è una novità per un OLED: gli oltre otto milioni di pixel del pannello sono in grado di accendersi e spegnersi individualmente. Il nero è «reale» e viene chiamato anche True Black. Gli schermi LCD non sono dotati questa tecnologia.
Quanto è diverso dall'LG OLED 2019? Facciamo un confronto.
Iniziamo dal GX:

Fonte: agosto 2020
E ora l'E9:

Fonte: novembre 2019
Il GX riproduce toni leggermente più caldi, quindi è impostato in modo ottimale già quando viene consegnato. Mi piace di più. Se volessi muovere una critica all'E9 dell'anno scorso, sarebbe per la leggera sfumatura verde che appare sullo schermo di tanto in tanto. Per il resto, l'immagine sembra quasi identica.
Ora facciamo un confronto tra il GX di LG, l'OLED di Panasonic e il mini LED di TCL. Nello specifico, il GZC2004 di Panasonic e l'X10 di TLC.

Fonte: agosto 2020

Fonte: giugno 2020

Fonte: Blu-ray UHD, qualità HDR10
I toni dell'OLED di Panasonic sono decisamente più freddi. Me n'ero già accorto anche durante questo test. A confronto, la qualità dell'immagine del mini-LED è superiore, anche se i livelli di nero non corrispondono a quelli dell'LG e degli OLED di Panasonic – nonostante l'ultima tecnologia di retroilluminazione, dove i pixel si spengono anziché diventare neri. Lo spiego meglio nel test dell'X10.
Passiamo a una scena più luminosa per analizzare la resa dei dettagli.

Fonte: agosto 2020
Oh sì, mi piace molto. Soprattutto in confronto al modello precedente di LG.
Questo è il GX:

Fonte: novembre 2019
E questo l'E9:

Fonte: agosto 2020

Fonte: agosto 2020
Ecco che l'immagine dell'E9 è di nuovo un po' fredda. Ed ecco anche la tinta verde, chiaramente visibile nelle scene luminose. Tuttavia, qualche dettaglio si perde intorno al sole.
Certo, puoi regolare queste impostazioni manualmente. Per i miei test, tuttavia, lascio sempre i livelli predefiniti – le cosiddette «impostazioni out-of-the-box» – perché voglio testare il TV esattamente nello stesso modo in cui lo userebbe chi lo acquista. Proprio come LG prevede che venga utilizzato una volta in casa tua.
In ogni caso, preferisco i toni più caldi del GX. Ho lasciato l'impostazione dell'immagine su «standard»; in modalità cinema, l'immagine sarebbe ancora più calda. Con il GZC2004 di Panasonic ho guardato spesso film in modalità cinema, che è quella preferita dai coloristi di Hollywood. Con il GX di LG, tuttavia, sono riuscito a ottenere un'immagine equilibrata con una buona fedeltà cromatica anche senza modalità cinema. D'altro canto, la forma sferica del sole è sempre ben visibile sul Panasonic grazie alle gradazioni di luminosità superiori.

Fonte: giugno 2020

Fonte: giugno 2020

Fonte: Disney+, qualità Dolby Vision
A proposito di cinema: l'OLED 2020 di LG è dotato di una modalità «Filmmaker». Essenzialmente, funziona come le altre modalità cinema: la temperatura di colore viene impostata come previsto dai coloristi di Hollywood e le ottimizzazioni, come la riduzione del rumore, lo smussamento dei bordi e l'inserimento dei fotogrammi neri – per evitare la sfocatura del movimento – vengono disattivate. In questo modo il contenuto risulta più «cinematografico» e meno «ultraraffinato / serie Netflix».
La differenza è che per la modalità Filmmaker ci vuole un certificato, di cui il GX è provvisto. Inoltre, i contenuti devono essere dotati di «metadati per la modalità Filmmaker», in modo che il processore del TV non calcoli automaticamente nient'altro; altrimenti, il film non corrisponderebbe alla visione del regista. Ed è questo il bello: grazie ai metadati, la modalità Filmmaker mantiene la sua promessa e ti offre un'esperienza di «visione in stile Hollywood». Altre modalità cinema sono riuscite nell'intento solo in parte.

Fonte: Fonte: Disney+, qualità Dolby Vision
Tuttavia, ad oggi non esistono servizi di streaming o Blu-ray UHD che supportino attivamente la modalità Filmmaker. È un po' in anticipo sui tempi, ma almeno rende il GX un TV «a prova di futuro». O almeno ci dà un'idea di quale sia il futuro dei TV.
Un'ultima nota: il GX ha anche una modalità «effetto HDR». Non sono sicuro di cosa faccia. Sicuramente valorizza i contrasti, ma non nella stessa misura – esagerata – della modalità «dinamica». In ogni caso, la modalità «effetto HDR» è ottima per guardare le partite di calcio. A differenza della modalità Sport, che come suggerisce il nome è stata progettata apposta per questo tipo di trasmissioni, il prato non è di un verde veleno-radioattivo.

Il mio soggiorno. Inedito e disordinato. Non credo di aver provato nemmeno a sistemare per questa foto. Mi dispiace, è che guardare il calcio rende pigri. E l'arbitro è un cretino. Come sempre.
Processore e Smart TV? Uno dei migliori
Il GX è dotato di un processore Alpha 9 di terza generazione. Si trova in tutti i televisori LG OLED 2020 ad eccezione dei modelli della serie B, che girano sul processore Alpha 7 di terza generazione. Secondo LG, offre circa lo stesso livello di prestazioni del processore Alpha 9 di seconda generazione dell'anno scorso.
Forse è lo stesso chip, ma con un'impronta diversa.
Con contenuti ridimensionati con una risoluzione migliore da fonti inferiori – da Blu-ray o TV in diretta – l'Alpha 9 Gen 3 mi fa sorridere. Esempio: «The Walking Dead». La serie è stata volutamente girata su pellicola 16 mm, che crea una granulosità antica e un rumore d'immagine a sottolineare la sensazione di un mondo distrutto e post-apocalittico.

Fonte: Netflix, qualità SDR
Diamo un'occhiata più da vicino.

Fonte: agosto 2020
Questo non è lo screenshot di un comunicato stampa di Netflix. Si tratta di un'immagine fotografata da una sorgente HD con qualità SDR, i cui circa 2 milioni di pixel sono diventati 8,3 milioni. Inoltre sopprime un po' di rumore, smussa i bordi e migliora i colori. Voilà: il processore – il cervello di qualsiasi televisore – ha fatto un ottimo lavoro.
I processori LG riescono a migliorare sorgenti di qualità inferiore in modo particolarmente efficiente. Nel 2018, il processore più potente era in mano a Sony. L'anno dopo, il produttore giapponese è stato superato da LG, che si conferma al primo posto anche nel 2020 (almeno per ora).
Ad esempio, questa è la stessa scena sul Panasonic:

Fonte: giugno 2020
Vedi lo sfondo scuro a sinistra del volto di Negan? Nell'immagine del Panasonic sembra... una bufera di neve. Anche i peli della barba e le fossette sulla pelle sono molto più nitide e chiaramente visibili sull'LG.
Il processore del TLC, nel prodotto di punta del marchio, l'X10, è ancora peggio:

Fonte: luglio 2020
Come puoi vedere, i contenuti UHD-HDR come «Jurassic World» vengono sempre riprodotti con un'ottima qualità. La resa che preferisci dipende spesso dai tuoi gusti personali. Del resto, trovare un TV in grado di rovinare contenuti di una qualità eccezionale come questi è difficile, se non impossibile.
O quasi.
Ecco perché non è tanto il contenuto UHD-HDR a fare la differenza, ma il contenuto HD-SDR. Esatto: «The Walking Dead» vuole sembrare scadente di proposito. E il GX interferisce con la decisione artistica dei suoi creatori. È un'occorrenza rara. In caso di «emergenza» puoi usare anche la modalità «Eco», ma i contenuti di solito sono più fruibili quando vengono consumati con la migliore qualità immagine disponibile.

Fonte: Blu-ray
Il processore non si limita a elaborare il materiale dell'immagine. È anche necessario per il buon funzionamento del menu Smart TV: l'interfaccia utente. LG gira su webOS 4.0. Nella sua quarta generazione, le differenze rispetto al suo predecessore sono minime. In sostanza, selezioni l'app che vuoi utilizzare – Netflix, Amazon Prime, Disney+, AppleTV+ e così via – oppure colleghi i tuoi dispositivi IoT al TV. Puoi fare tutto con il telecomando Magic Remote incluso nella consegna.
Il GX può anche essere controllato a voce. Comandi come «Alza il volume» e «Abbassa il volume» funzionano senza problemi. Lo stesso vale per «Apri Netflix», ma l'assistente vocale di LG non capisce quando gli chiedi: «Metti "La casa di carta" su Netflix» e altre azioni simili. Fastidioso. Avrei fatto prima a selezionare la serie a mano.
A proposito: le app Netflix e Disney+ su LG supportano entrambi Dolby Vision e Dolby Atmos, ma con le colonne sonore in inglese ho potuto selezionare solo Atmos. L'app AppleTV può anche riprodurre Dolby Vision in aggiunta a Dolby Atmos, e anche alcune colonne sonore in tedesco. In teoria Amazon Prime potrebbe supportare il Dolby Vision, ma utilizza in modo abbastanza coerente l'HDR10+, l'altro formato HDR a 12 bit. LG non supporta l'HDR10+, quindi tutti i contenuti HDR10+ sono mostrati come «normali» contenuti HDR a 10 bit.
Panasonic e TCL supportano l'HDR10+.
Se ti interessa anche avere un'opinione sull'OLED 2020 di LG come TV da gaming, ti lascio queste due righe: il nostro editor Phil, che si occupa proprio di gaming, ha testato una versione del TV da 48 pollici come monitor di gioco. Ti dico solo questo: secondo rtings.com, l'input lag è di 13,6 millisecondi, il tempo di risposta è di 1,7 millisecondi, e include anche GSync e FreeSync. Il resto lo scoprirai nell'articolo di Phil, che uscirà tra breve.
Conclusione: vorrei potermelo tenere!
Il GX vince sulla concorrenza. A mani basse. LG colpisce ancora: nel campo degli OLED, il produttore di TV sudcoreano si conferma in cima alla classifica.

Fonte: Disney+, qualità Dolby Vision
Le porte più importanti ci sono, comprese quattro interfacce HDMI 2.1, una delle quali dotata di eARC. I gamer possono aspettarsi UHD a 120 frame al secondo con qualità HDR non appena le nuove console saranno disponibili.
Dal punto di vista dell'immagine, il GX è il TV migliore che abbia mai testato. Senza dubbio.
Per gli appassionati di cinema old school, la modalità Filmmaker dovrebbe essere molto divertente. E grazie al processore ultrapotente Alpha-9 di terza generazione, i contenuti Blu-ray o trasmissioni in diretta sono fantastici.
Per quanto riguarda il suono: migliore rispetto all'E9, ma ancora lungi dall'essere «eccezionale». Con una qualità d'immagine così sorprendente, basta prendere una soundbar o anche un intero sistema home cinema.
Un ultimo consiglio: se la versione G dell'OLED 2020 costa troppo, allora dai un'occhiata al modello C. Stessa qualità dell'immagine, ma design un po' meno elaborato. E, ad oggi, circa 500-600 franchi / euro in meno.


La mia zona di comfort consiste in avventure nella natura e sport che mi spingono al limite. Per compensare mi godo anche momenti tranquilli leggendo un libro su intrighi pericolosi e oscuri assassinii di re. Sono un appassionato di colonne sonore dei film e ciò si sposa perfettamente con la mia passione per il cinema. Una cosa che voglio dire da sempre: «Io sono Groot».