

Non è morta, ma in pensione: la fotocamera reflex

La reflex non morirà, ma andrà in pensione. Invece di sgobbare, potrà godere di viaggi occasionali di anziani e ricordare i bei tempi in cui la macchina fotografica era ancora una vera e propria macchina fotografica.
Sia Canon che Nikon hanno annunciato lo sviluppo e il lancio di una nuova fotocamera reflex professionale. Nikon ha annunciato lo sviluppo del modello D6 come successore del D5, mentre Canon ha annunciato lo sviluppo della 1Dx Mark III, che segue la Mark II.
Tuttavia, entrambe le aziende non menzionano una data e Nikon non fornisce quasi nessun dettaglio tecnico. Si tratta solo di annunciare l’arrivo di queste fotocamere. Ovviamente i produttori tradizionali vogliono assicurare con gli annunci, che le loro fotocamere reflex siano ben lungi dall’andare in pensione. Ma almeno per me una simile notizia scatena esattamente il contrario. Ora so che l'età della SLR è finita.
Perché nella tecnologia attuale, così piena di vita, è ovvio che avvengano ulteriori sviluppi e che escano nuovi modelli. Non c’è bisogno di dirlo in un comunicato stampa. Questo mi ricorda Angela Merkel che quando esprime la sua «piena fiducia» in qualcuno, si può stare abbastanza certi che questa persona dovrà dimettersi a breve.
Naturalmente ci saranno nuove fotocamere reflex per qualche tempo a venire e probabilmente non solo nel campo professionale. Sostituiranno ovunque MicroUSB con USB-C, installeranno WiFi e Bluetooth e utilizzeranno i più recenti processori di immagini e sensori che avrebbero comunque sviluppato. In altre parole, verranno apportati miglioramenti che non causeranno quasi nessun costo di sviluppo aggiuntivo.

In realtà la cosa riguarda più gli obiettivi che le macchine fotografiche. Canon e Nikon hanno una vasta gamma di obiettivi SLR e vogliono venderli il più a lungo possibile. Ma ora devono concentrarsi sugli obiettivi mirrorless per rendere questi sistemi quanto più attraenti possibile. Le risorse per i nuovi obiettivi SLR saranno molto limitate.
La transizione è quindi ritardata, ma l'obiettivo è chiaro: il futuro è mirrorless. I vantaggi delle fotocamere mirrorless sono enormi.
A parte la selezione degli obiettivi, vedo solo due vantaggi con le fotocamere reflex:
- Il sensore si sporca meno velocemente.
- La batteria dura più a lungo.
Il mirino delle mirrorless una volta era uno svantaggio, oggi è un vantaggio. Vedo l'immagine così come è stata scattata e salvata in seguito. Non è il caso delle lenti reflex: profondità di campo, colore, luminosità, tutto è diverso nel mirino rispetto alla foto.
L'autofocus delle fotocamere reflex è stato migliore per molto tempo. Ma le fotocamere di sistema hanno recuperato il ritardo. Le mirrorless possono concentrarsi anche sui bordi dell'immagine. E in modalità video, l'autofocus è comunque superiore.
Con una DSLR, non vedi nulla mentre scatti una foto. L'impatto dello specchio durante lo scatto, oltre a causare rumore, può addirittura rendere mossa l’immagine finale. E le fotocamere reflex sono semplicemente più ingombranti perché lo specchio ha bisogno di spazio.
Un prodotto nostalgico di nicchia
Mi piacciono le fotocamere reflex. Mi piace premere il pulsante di scatto e sentire quel suono così vero che non viene sbiadito digitalmente, ma deriva da un movimento meccanico. È un pezzo di sensualità in un mondo digitale in gran parte insensato.
E sì: le restrizioni possono anche essere stimolanti. Proprio come fotografare con il rullino.
Le fotocamere reflex non scompariranno mai completamente, così come il rullino è ancora oggi utilizzato per la fotografia. Forse tra 20 anni saranno quello che sono oggi le cineprese.
Immagine: shutterstock.com/Alan Sheldon

Il mio interesse per il mondo IT e lo scrivere mi hanno portato molto presto a lavorare nel giornalismo tecnologico (2000). Mi interessa come possiamo usare la tecnologia senza essere usati a nostra volta. Fuori dall'ufficio sono un musicista che combina un talento mediocre con un entusiamso eccessivo.