

Windows non si è ARMata troppo bene: provo il Microsoft Surface Pro X

Microsoft ha fatto bene molte cose con il Surface Pro X. Oltre al display quasi completamente senza bordi, piace molto anche la Slim Pen con ricarica induttiva e il «deposito penna». L’aspetto negativo è il processore ARM, che limita molto la capacità.
Se Microsoft cancellasse dal nome «Pro» e vendesse il dispositivo ad un prezzo meno caro, sarei totalmente entusiasta. In sé non è male ed è veramente molto bello. È già chiaro guardando le specifiche che il processore integrato rende impossibile l’utilizzo di questo dispositivo a livello professionale, al di fuori dell’ufficio. Siccome Microsoft ha integrato l’architettura ARM, bisogna emulare diverse applicazioni Windows. Escluse dall’emulazione sono le applicazioni in 64 bit e tutte quelle che necessitano di un ulteriore driver.
Non funziona nessuno dei programmi dell’Adobe Creative Cloud a causa dell’impiego del processore ARM. Non viene supportato alcun programma che impiega una versione OpenGL 1.1 (praticamente tutti). Attuare benchmark con questo dispositivo è un inferno – solo con Geekbench posso testare almeno la CPU. Se vuoi installare Virtual CloneDriver, non funziona a causa del mancato supporto del driver. Molto in generale: Ormai è diventata una lotteria sapere se un software funziona su un determinato dispositivo o meno. E se funziona, la prestazione è compromessa dall’emulazione.

Dati tecnici:
- Processore: Microsoft SQ1 (ARM, 8 Cores)
- Processore grafico integrato: Adreno 685
- 16 GB RAM (SanMax K3UH7H70AM-JGCCL, LPDDR4)
- 256 GB SSD (SK Hynix HFM256GDGTNG-87A0A, M.2 2230 PCIe 3.0 x4, intercambiabili)
- Display multi touch 13” IPS (PixelSense Display) con 2880 x 1920 pixel (rapporto d’aspetto 3:2, 267 ppi, lucido, supporta l’immissione con penna digitale)
- 2 x USB 3.1 Tipo C, connessione alla rete (Surface Connect), Slot nano SIM (Modem LTE), WiFi 5 e Bluetooth 5.0
*Altoparlanti stereo, doppio microfono
- Sensore di luce ambientale, sensore di accelerazione, giroscopio, magnetometro, fotocamera Windows Hello (riconoscimento facciale)
- Fotocamera frontale 5 megapixel (risoluzione video 1080p) e fotocamera sul retro 10 megapixel (risoluzione video 4K)
- Batteria agli ioni di litio con 38,2 Wh
- Windows 10 Home
Design geniale
Il Surface Pro X sembra essere la versione rifinita del Surface Pro 7. Nonostante la superficie più o meno uguale di 287 x 208 mm, lo schermo è più grande di 0,7 pollici estendendosi di più sui bordi. Inoltre è meno spesso di ben 1,2 mm, con uno spessore di 7,3 mm. Il Pro X senza tastiera pesa 774 g.

Per il case, Microsoft punta su alluminio anodizzato nero opaco. Il design è senza ventilazione, al Surface Pro manca la tipica scanalatura del sistema di raffreddamento. Il calore in questo tablet viene rimosso da un materiale composto in fibra di carbone. Identico al Pro 7 e Go è il piedistallo, utilissimo per il disegno è la scrittura in quanto permette di posizionare il display a qualsiasi angolazione. L’unica pecca è quando si tiene il tablet con il piedistallo sulle gambe: non è sempre stabile.

Nel Pro X viene a mancare l’abituale slot microSD. Però hai la possibilità di inserire una nano SIM o cambiare manualmente la SSD sotto al piedistallo. Nella parte sinistra del dispositivo, si trovano due USB 3.1 di tipo C e il regolatore del volume. Nella parte destra, il pulsante di accensione e spegnimento e la porta Surface Connect. Purtroppo manca il classico connettore jack da 3,5 mm.
Display nitido e chiaro
Il display lucido di 13 pollici con pannello IPS ha una risoluzione di 2880 x 1920 pixel, nel tipico formato Microsoft 3:2. Grazie all’alta risoluzione, lavorare con la penna è particolarmente entusiasmante – non si vedono pixel neanche stando a pochi centimetri di distanza dal display.
Per scoprire quanto è ben illuminato il Display, misuro con x-rite i1Display Pro:

Ufficialmente il display ha una luminosità di 450 cd/m². Misuro mediamente 490.66 cd/m², un ottimo valore per un tablet o un notebook. Inoltre, ha una luminosità regolare. I 25 cd/m² di differenza tra la parte più scura e quella più chiara non si notano ad occhio nudo.
Abbiamo una copertura dello spazio colore del 94 percento con sRGB. Con Adobe RGB sono 64,8 percento e con DCI P3 66,7 percento. Misurando i valori di bianco e di nero, ho un contrasto statico di 1348:1. Il contrasto dinamico è di 5841:1.
Accessori: tastiera, deposito penna e nuova Surface Slim Pen
Comprando il Surface Pro X, la tastiera e la penna digitale non sono inclusi. La tastiera con rivestimento Alcantara che converte il dispositivo in notebook, esiste in due versioni. Una con la penna e una senza. Se ordini la versione con la penna, ricevi anche un «deposito penna» integrato. La penna è ben riposta e si ricarica tramite induzione.


Purtroppo Microsoft vende la tastiera con deposito penna solo con penna inclusa. Se opti per la tastiera senza penna, rinunci anche al deposito penna. Se in futuro ti procurerai anche una penna, potrai ricaricarla solo esternamente. Il netto miglioramento della penna sta nella forma: non più circolare ma piatta. In questo modo si tiene ancora meglio. Usare la penna per scrivere e disegnare è davvero divertente.
La tastiera di 310 grammi può essere utilizzata sia dritta, sia leggermente inclinata. I tasti dispongono di illuminazione a tre intensità. Premendo la tastiera di 29,5 x 21,7 x 0,5 cm, i tasti hanno una resistenza piuttosto forte e senti chiaramente il punto d’immissione. La digitazione è piacevole e silenziosa. Sul trackpad con supporto gesti multi-touch non ho nulla da ridire.
Altoparlanti
Gli altoparlanti stereo con 2 watt di potenza sono collocati nella parte superiore dello schermo, sia a destra che a sinistra. Come nel Surface Pro 7, anche qui gli altoparlanti sono certificati Dolby Audio Premium, il che non garantisce un audio migliore. Il suono è più ampio della distanza tra i due diffusori. A differenza del Surface Pro 7, che ha buoni diffusori per installazioni, i bassi del suono sono leggermente peggiori; i medi e gli alti però mi piacciono. Tutto sommato, gli altoparlanti di questo notebook sono buoni.
Prestazione della batteria
Microsoft ha dotato il Surface Pro X di una batteria agli ioni di litio di 38,2 Wh. Misuro curioso quanto resiste usando YouTube di continuo, faccio andare uno stresstest e misuro la durata della batteria con lavori da ufficio.
Streaming continuo YouTube
Metto la luminosità dello schermo a 150 cd/m² e riproduco video musicali finché non ne può più. Lo spegnimento automatico avviene dopo 8 ore e 31 minuti. È una buona prestazione. Mi sorprende però che il Pro X non resista di più, in confronto ad altri Convertible dotati di un processore normale, non è una prestazione splendida.
Durata della batteria al massimo delle prestazioni
Per spingere l’hardware al limite, solitamente faccio andare gli stresstest HeavyLoad e FurMark contemporaneamente, con luminosità al massimo. Purtroppo entrambi i programmi non funzionano come vorrei.


Beh, questo dispositivo non si lascia stressare. Ma pian piano inizia a stressare me, perché sono tanti i programmi che non funzionano come vorrei, su questo dispositivo. Di questo devi essere consapevole prima di acquistarlo.
Durata della batteria con lavori di ufficio
Se utilizzo il convertible come ufficio mobile e non riproduco YouTube in sottofondo, a seconda dei lavori la durata della batteria arriva a dodici ore. Il valore raggiunto è buono per un dispositivo da utilizzare in ufficio. Se è buono per un dispositivo Windows ARM non posso dirlo, a causa della mancanza di comparazioni.
CPU e processore grafico
Nel Microsoft SQ1 si tratta di un SoC basato su una piattaforma Qualcomm Snapdragon 8cx. Viene prodotta da TSMC con processo 7 nm e dispone di 8 core (e 8 thread), di cui la metà sono a risparmio energetico. Quattro core si basano sul Cortex-A76 ARM e arrivano ad avere una prestazione di 3 Ghz, i core a risparmio energetico si appoggiano sul Cortex-A55 ARM e arrivano, probabilmente, a 1.8 Ghz.
Qualcomm sostiene che la prestazione dei core del processore (Software ARM64) arrivi a un Intel Core i5 di ottava generazione. Ne dubito fortemente – anche solo per la mancata possibilità di testare questa affermazione. A parte questo, una prestazione teoretica non serve a nulla se viene a mancare un buon software in grado di effettuarla. Testerò la prestazione più in basso con un benchmark non mirato all’ARM64. Applicazioni di 64 bit, pensate per AMD e rispettivamente Intel, non funzionano proprio. Applicazioni di 32 bit funzionano con un’emulazione lenta.
Integrati nel SoC ci sono anche un modem X24 LTE, un sistema di navigazione (GPS, Galileo e altri), un video decoder ed encoder per H.265, Bluetooth 5.0, WiFi 5, un controller per la memoria e un chip grafico. Il chip grafico è un Adreno 685, probabilmente leggermente più prestante della media. Microsoft stessa parla di una prestazione grafica teorica di due TeraFLOP.
Performance
Per testare la performance vorrei utilizzare PCMark 10, Cinebench R20 e Geekbench 5.


Purtroppo, l’unico che funziona è il benchmark della CPU di Geekbench. Negli altri due ricevo notifiche di errore.
Per Geekbench 5 si tratta di un benchmark multipiattaforma. Oltre agli scenari reali simulati con cui viene testata la CPU (single-core e multi-core), il Geekbench può anche determinare le prestazioni della GPU nell’elaborazione delle immagini e la visione artificiale. Tuttavia, questo non è sempre possibile con un processore ARM in Windows. Se vuoi paragonare i risultati Geekbench con altri sistemi, puoi farlo con il browser Geekbench.
Risultati Geekbench del Surface Pro X:

Se cerco risultati simili nel browser del Geekbench, il risultato che appare corrisponde effettivamente, come affermato da Qualcomm, a un Intel Core i5. Tuttavia non a uno dell’ottava generazione, bensì più ad uno della quarta (microarchitettura Intel Haswell) dell’anno 2013.
Se vuoi guardare il risultato del benchmark della CPU:
Conclusione: un dispositivo da ufficio bellissimo, ma costoso
Con il Surface Pro X, Microsoft ha sfidato troppo la sorte: vista la scarsità sia della prestazione, sia della compatibilità con altri programmi, è decisamente troppo costoso. Nonostante questo il dispositivo mi entusiasma (in quegli ambiti in cui lo si può utilizzare). Se ti piace l’immissione a penna, dovrai cercare a lungo per trovare qualcosa di meglio. La nuova Slim Pen non è geniale solo perché può essere riposta nel «deposito penna» ed essere caricata per induzione. Convince anche grazie alla forma migliorata e all’aptica sul display eccezionalmente illuminato.
In fin dei conti, per l’aspetto e la lavorazione questo dispositivo riceve il punteggio massimo. Per quanto riguarda il software, non posso consigliarlo. Per questo fai meglio a procurarti un Surface Pro 7 – sul quale, tra l’altro funziona anche la nuova Slim Pen – o un altro convertible.


La mia musa ispiratrice si trova ovunque. Quando non la trovo, mi lascio ispirare dai miei sogni. La vita può essere vissuta anche sognando a occhi aperti.