

Uomini e topi – il mio esperimento fallito con il mouse per mancini

Per i mancini la quotidianità è tutt’altro che semplice. Poiché non è abbastanza, veniamo discriminati anche linguisticamente: infatti, una persona un po’ goffa la si definisce «maldestra», e di un tipo poco raccomandabile si dice sia un «tipo sinistro». Siamo svantaggiati addirittura in informatica per quanto riguarda i mouse.
All’inizio degli anni 90 i miei genitori hanno acquistato il nostro primo PC. Ero un ragazzino pazzo per i PC e volevo a tutti i costi scoprire questo nuovo mondo. Così i miei genitori mi hanno permesso di esplorare il mouse. Che felicità! Dato che prediligevo i mouse ergonomici, me ne sono scelto uno per i destrimani. E io sono mancino! Questa decisione un po’ azzardata ha avuto le sue conseguenze, infatti, ancora oggi utilizzo la mano destra per lavorare con il mouse, il che di per sé non è poi così male. In questo modo ho la mia mano «migliore» sempre a disposizione per svolgere altre attività, come per esempio prendere appunti.

Discriminazione e ancora discriminazione
Il mercato dei mouse per mancini è estremamente limitato. Basta dare un’occhiata all’assortimento di digitec: solo tre mouse per i mancini contro i quasi 200 per i destrimani. Se si considera il fatto che in Europa tra il 10% e il 15% della popolazione è mancina, si può dunque affermare che il bisogno di mouse per mancini è nettamente sottovalutato. Chissà, forse è proprio per queste ragioni che non ho mai cambiato.
Ma perché non ho mai cambiato? È una domanda che mi pongo tutte le volte che cambio datore di lavoro, e anche ora. Forse perché i mouse sono sempre a destra? Da digitec non ho però avuto questo problema dato che ho dovuto potuto allestire personalmente il mio posto di lavoro. O forse perché mi è stato messo a disposizione un mouse ergonomico destrimano? Check! Nel mio caso non è così grave, visto che comunque lavoro con la mano destra. A rigor di logica però sono di nuovo discriminato in quanto mancino. L’offerta di mouse ergonomici ambidestri è ampia, perché allora ne ho ricevuto uno destrimano?
Bene, ora basta con il vittimismo! In fondo i buoni propostiti di parità dei diritti presso digitec ci sono, tant’è vero che offre oltre 200 mouse ambidestri. Per scrivere questo articolo mi baso su questa fonte e provo a utilizzare un mouse ergonomico pensato per mancini. Vediamo se riesco a cambiare mano e passare a lavorare con la sinistra (e questa era l’ultima frecciatina alla discriminazione nei confronti di noi mancini, promesso).
«Cacchina»
Per il mio esperimento ho scelto , giacché lo volevo ergonomico. Il mouse in sé non è proprio un bel vedere, forme simili si incontrano spesso durante le passeggiate sui campi e sentieri in montagna, motivo per cui ho chiamato amorevolmente il mio mouse «cacchina». Tuttavia, le funzioni di «cacchina» dovrebbero andare oltre la forma. Grazie alla sua impugnatura verticale può prevenire la sindrome del tunnel carpale o perlomeno attutirne i sintomi. Il mouse dispone di sette tasti (di cui uno per modificare il DPI) inclusa la rotella. I sei tasti sono programmabili e il sensore del mouse raggiunge al massimo 2600 dpi.
Primo giorno di esperimento – nervi a fior di pelle
Collego il mouse verticale come secondo mouse e tengo inizialmente come principale il mio . Tuttavia, a lungo andare non funziona. Per abitudine continuo a lavorare con il mouse destro. Pertanto decido di tenere solo quello sinistro. Anche se «cacchina» non è proprio una bellezza, si tiene bene in mano, al contrario dei suoi simili che si incontrano in giro.

Valutazione intermedia dopo alcune ore: è strano lavorare con la mano sinistra. Ho sempre l’impressione che qualcosa non funzioni. Concentrato sullo schermo del PC, cerco sempre il mouse sulla mia destra. È dura perdere le vecchie abitudini. Forse con il tempo le cose miglioreranno se continuo a lavorare con la mano sinistra. Quello che più mi snerva è che non ho più la mia mano principale libera. Sono abituato a prendere appunti mentre utilizzo il mouse. Già con la sinistra la mia calligrafia assomiglia a dei geroglifici, immaginatevi con la destra: illeggibile. Non mi sento ancora afferrato nemmeno con il cursore, nella maggior parte delle volte devo correggere qualcosa prima di andare a segno. Faccio piccoli progressi, e questo mi irrita. Non proprio a favore della mia produttività. Ma forse gli studiosi della Merrimack Colleges hanno ragione, infatti secondo un loro studio i mancini si arrabbiano più velocemente rispetto ai destrimani. La mia concentrazione e la mia produttività ne risentono definitivamente delle conseguenze dell’esperimento.
Secondo giorno di esperimento – nervi saltati
Il secondo giorno lavoro con il mio mouse mancino come se lo avessi fatto da sempre. Finalmente ho imparato! Forse è perché i mancini sono più intelligenti? Mito sfatato (purtroppo) da uno studio della University Colleges London secondo cui i mancini e i destrimani sono in media ugualmente intelligenti. Eppure tra i mancini si trovano più personaggi anticonformisti: più dotati ma anche ritardati. A favore del mio articolo questa volta mi reputo far parte del primo gruppo.

Anche se il mio secondo giorno con «cacchina» è iniziato alla grande, ecco che incontro grandi difficoltà. Mi aspetta un lungo lavoro di copy-and-paste. Dato che i tasti Ctrl + C e
Ctrl + V si trovano sulla parte sinistra della tastiera, tutte le volte devo fare salti mortali con la mano destra se voglio tenere in mano il mouse. Per ora non so ancora bene come devo fare per usare questa funzione. Devo tenere premuto il tasto Ctrl con il pollice o indice? Se uso il pollice devo tirare tutto il braccio per arrivare al prossimo tasto, il che fa quasi male. E come premo sui tasti C o V? Con il mignolino o l’anulare? E se tengo premuto il tasto Ctrl con l’indice? Non è possibile! Qualsiasi cosa provi, risulta innaturale. Mi irrigidisco talmente da avere i crampi, mi innervosisco e ho sempre più voglia di gettare «cacchina» sul primo sentiero che trovo. Almeno starà lì dove deve stare. Ovviamente, «cacchina» non ha alcuna colpa. Solitamente non ho questi atteggiamenti. Per terminare il lavoro continuo ad usare la mano sinistra per fare i copy-and-paste. Tuttavia, in questo modo devo continuamente passare dal mouse alla tastiera e al contrario. Non mi sembra molto produttivo e, oltretutto, è anche scomodo. Ciononostante continuo il lavoro, anche se i miei nervi sono alle stelle.
Terzo giorno di esperimento – riconciliazione
Nel frattempo mi sono abituato a lavorare con la sinistra. La velocità del puntatore di «cacchina» è al massimo e raggiungo i miei obiettivi al primo colpo (o quasi). Non sono proprio così veloce e preciso come con la mano destra, cosa che non sorprende vista la pluriennale esperienza. Nonostante i movimenti insoliti, non ho male né alla mano né al braccio sinistro; sarà per via della forma verticale del mouse? Visto che non ho un confronto diretto con un mouse per mancini «normale», non per forza la mia teoria deve essere corretta. Persiste il problema del copy-and-paste, ancora non so come devo fare. Probabilmente non mi ci abituerò mai. Mi manca sempre la mia mano sinistra per fare altro, cosa che accetto con fatica.
La nuova normalità mi lascia un po’ di tempo per descrivere ulteriormente «cacchina». All’inizio non ero minimamente preso dal design particolare del mouse. Lo avrete probabilmente capito dal nomignolo che gli ho dato. Tutt’ora non lo ritengo bello, anche se ci ho fatto l’abitudine. Mi fa pensare al gelato al gusto di cioccolato: sembra una porcheria, ma ha un gusto irresistibile. Nel caso della mia «cacchina» contano definitivamente i valori «interni».

Tra questi valori rientra sicuramente l’ergonomia. Anche dopo una lunga giornata di lavoro, il mouse verticale rimane ben saldo in mano. Leggendo le valutazioni su digitec trovo conferma: la maggior parte degli utenti affermano che grazie alla forma ergonomica i dolori ai polsi sono diminuiti. Sulla funzionalità ci sono alcuni punti da discutere. Se si tiene a lungo la mano sul mouse le dita scivolano verso il basso facendo pressione sul mignolino. Pertanto, non raccomando Evoluent per attività che richiedono un costante uso del mouse. Mi rivolgo qui in primo luogo ai gamer (che sicuramente sono già disgustati dal suo design). In ambito office è ok, dato che ogni tanto si lavora sulla tastiera con entrambe le mani. Quello che però mi disturba è la rotellina del mouse. Anche se funziona perfettamente, tutte le volte che faccio scorrere una pagina ho l’impressione che il mouse sta per andare in mille pezzi. Il rumore che fa è snervante. Altrimenti non ho constatato altre lacune. A «cacchina» assegno ben quattro stelle.
Comunque sia non rinuncerei al mio mouse «normale», anche se un motivo ben preciso non ne ho. Forse sono un abitudinario o forse è semplicemente il mio istinto che mi dice: mantieni il tuo mouse standard. O forse ancora perché lavorare con il mouse utilizzando la sinistra rimane solo un esperimento.
Conclusione: i mancini non saranno più intelligenti, ma sono più produttivi dei destrimani
Questo titolo si addice bene soprattutto per i mancini che utilizzano il mouse con la mano destra poiché hanno sempre libera la mano «migliore» per fare altro. Questa è l’impressione che ho avuto durante l’esperimento, e non voglio rinunciare alla mia produttività. Tuttavia, i destrimani che leggono possono stare tranquilli, sul mercato si trova una vasta offerta di mouse ambidestri. Consiglio a tutti di provare ad utilizzare il mouse per un paio di giorni con la mano «meno buona». Una volta che vi sarete abituati, constaterete che anche voi potete aumentare la vostra produttività. Tuttavia, il dominio dei destrimani terminerà presto una volta che si sarà sparsa la voce che i mancini sono più produttivi. E potrebbe succedere anche più velocemente di quanto ci si aspetta: infatti, secondo uno studio della University College London i mancini sono in aumento. Negli ultimi venti anni in Gran Bretagna il loro numero è passato dal 3% all’11%. Questo può essere dovuto anche al fatto che oggigiorno i mancini non vengono più rieducati ad utilizzare la mano destra.


Tecnologia e società mi affascinano. Combinarle entrambe e osservarle da punti di vista differenti sono la mia passione.