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"The Speed Cubers": un documentario Netflix sull'amicizia in gara

Ramon Schneider
4.8.2020
Traduzione: tradotto automaticamente

"The Speed Cubers" non racconta la storia della cultura amichevole ma competitiva dello speedcubing, ma la storia di due concorrenti a caccia di record che si incontrano al di fuori della competizione con un'amicizia, un aiuto e un'accettazione che scaldano il cuore.

C'è Feliks Zemdegs, un australiano di 23 anni che ha vinto diversi campionati mondiali di Speedcube e ha stabilito molti record mondiali negli ultimi dieci anni. È una delle icone di questo sport ed è ammirato da tutti. Soprattutto da uno: Max Park.

Max ha 17 anni, è affetto da autismo e vive con i suoi genitori in California. Da quando sua madre gli ha insegnato a risolvere un cubo di Rubik, è rimasto affascinato da questo sport. Nel 2013 ha visto Feliks per la prima volta durante una gara a Las Vegas. Feliks, la leggenda vivente con un'aria di mito che lo circonda. Max vuole emularlo. Diventa sempre più veloce nel risolvere i cubi di Rubik. Nel 2017 riesce a battere per la prima volta uno dei record mondiali di Feliks. Seguiranno altri record.

Campionati Mondiali di Parigi, 2017: Feliks e Max si sfidano per la prima volta. Max vince nella disciplina 3×3, il classico cubo di Rubik e anche la disciplina suprema della competizione. Feliks si congratula lealmente con lui. Quello che i due non sanno è che si spingeranno a vicenda. Per anni. Fino al prossimo campionato mondiale, che si terrà a Melbourne nel 2019. Fino ad allora, svilupperanno un'amicizia straordinaria che sfida il mondo ultra-competitivo di questo gioco apparentemente innocente.

Amici per la vita

"The Speed Cubers" è incentrato sulla competizione, ma soprattutto sull'intesa e sull'amicizia tra due persone. Il documentario ci parla poco della storia dello speedcubing come sport competitivo o di quanti speedcubers vi partecipano. Ma l'amicizia che i due campioni condividono e ciò che ci viene mostrato sul ruolo dello speedcubing nelle loro vite lo compensano ampiamente.

Gli amici concorrenti Max Park (sinistra) e Feliks Zemdegs (destra).
Gli amici concorrenti Max Park (sinistra) e Feliks Zemdegs (destra).
Fonte: Netflix

Con l'avvicinarsi della finale del Campionato del Mondo 2019 a Melbourne, "The Speed Cubers" raggiunge il suo culmine emotivo. Vincerà Feliks o sarà Max a vincere la gara? Sono combattuto su chi tifare di più. Da un lato, non avrei negato a Feliks di vincere, perché è in declino e un titolo nella sua città natale significherebbe tutto per lui. Dall'altro lato c'è Max, che mi è rimasto nel cuore fin dal primo minuto. Grazie al cubo di Rubik, ha trovato un modo per esprimere le sue emozioni e stringere rapporti umani nonostante la sua malattia. Vincere gli darebbe ancora più fiducia in se stesso e ottimismo.

Max è molto concentrato prima della finale 3x3.
Max è molto concentrato prima della finale 3x3.
Fonte: Netflix

Più emozionante della vittoria, tuttavia, è il modo in cui i due rivali continueranno a interagire dopo il campionato. È un grande momento che mi ha colpito emotivamente e mi ha fatto riflettere.

Divertente, bizzarro, commovente

Anche se la premessa di "The Speed Cubers" è elementare, è comunque molto divertente. Il mondo dello speed cubing è bizzarro nel miglior modo possibile. I concorrenti sono brillanti, i commentatori sono altrettanto dinamici come in altri sport e i fan sono appassionati.

E' divertente e divertente come un gioco.

È divertente vedere tanti bambini e ragazzi entusiasmarsi per un interesse non convenzionale ed è commovente vedere Max e Feliks che si sollevano a vicenda. Anche quando non ottengono i risultati sperati. Feliks si congratula sempre subito con il suo compagno, anche se questo significa battere i suoi stessi record. La storia è raccontata in modo accurato, diretto e puntuale. È un ottimo film documentario che consiglio a tutti. <p

Immagine di copertina: Fonte dell'immagine: Netflix

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Andare in moto mi fa sentire libero, pescare lascia uscire il mio lato da cacciatore e dietro la fotocamera libero la mia creatività. Mi guadagno da vivere gingillando con i giocattoli da mattina a sera.


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