

Surface Studio 2: quando il design ha il suo prezzo

Il nuovo Surface Studio è disponibile da ora. È più veloce del suo predecessore e ha un display ancora migliore, ma perde punti a causa dell'hardware obsoleto.
Ho fatto conoscenza con il Surface per la prima volta nel 2009. Il 2009? Ma Microsoft non aveva lanciato la sua linea di prodotti Surface solo nel 2012? Esatto, ma il Surface era già disponibile sotto forma di display da tavolo. La versione 1.0 del Surface è stata rilasciata nel 2008. La seconda versione, che Microsoft ha rinominato Pixelsense per evitare confusione con il Surface originale, è uscita nel 2012. Perché te lo sto raccontando? Mentre lavoravo con il Surface Studio 2 mi è quasi sembrato di tornare al 2009: il display può essere inclinato così tanto che ho avuto l'impressione di lavorare su un tavolo.

Il Surface Studio 2 è stato progettato per creativi che lavorano con la grafica. Ecco perché ho chiesto al nostro fotografo di corte Thomas Kunz di testarlo. In questo articolo ti parlerà un po’ dell'esperienza utente, mentre io mi concentrerò sul benchmarking e sul display.

Se funziona, non cambiarlo
Rispetto al design del modello precedente, Microsoft non ha cambiato nulla. Esatto: assolutamente niente. Nemmeno le dimensioni. OK, qualcosa di diverso c’è: la porta del mini display ha ceduto il passo a una porta USB tipo C 3.1. Ma, per quanto riguarda il design, questo è quanto. Comunque, non è così grave: se il design del suo predecessore era già fonte di stupore e ammirazione, la nuova versione non è da meno. In effetti, se con il Surface Studio Microsoft ha creato un portatile dal design iconico, perché i designer di Redmond avrebbero dovuto cambiare qualcosa?
Allora, tornando alle porte: qui non è cambiato molto. Oltre alla porta USB C 3.1, lo Studio 2 dispone di quattro porte USB tipo A 3.0, una porta Ethernet da 1 Gigabyte, una porta per schede SD e un jack da 3.5. Non c’è una porta Thunderbolt 3. Per la comunicazione wireless ci sono WiFi 802.11ac e Bluetooth 4.0.

Insieme al Surface Studio 2, Microsoft ti consegna anche una Surface Pen, una Surface Keyboard e un Surface Mouse, ma è meglio se li rimpiazzi appena ti capitano per le mani. Il mouse non è piacevole da maneggiare e non funziona molto bene. Per il prezzo dello Studio 2, Microsoft avrebbe potuto includere un mouse decente, visto che ne produce in quantità. La tastiera non è male, ma se preferisci una tastiera meccanica, è meglio se la cambi subito.

Il fotografo all’opera
Da utente del tablet grafico Wacom da molti anni, mi piace molto lavorare con la penna. Volevo davvero provare il Surface Studio. Cosa ho scoperto:
il monitor grande è facile da regolare. Preferisco tenerlo piatto sul tavolo perché è molto più comodo per lavorare. Posso appoggiare tutta la mano sul monitor e la superficie registra solo gli input della penna. Mi piacciono anche la rotazione e lo zoom che si possono fare con semplici movimenti delle dita. Non ho ancora familiarizzato con il Dial. Davvero ottimo, mi permette di lavorare in modo più rapido e preciso rispetto a quanto farei con il mouse. Un portatile veloce, facile da usare e con un bel design.

Il pezzo forte è il display: semplicemente geniale
Il display del Surface è sbalorditivo. Quando ti trovi davanti allo schermo da 28 pollici in formato 3:2, non riesci più a riprenderti dallo shock. I colori e i contrasti sono fantastici. Il display ha una risoluzione di 4500 × 3000 (192 ppi) e ha dieci punti multi-touch.
Per il momento non ho altre informazioni da darti sul display. Ecco perché prendo il nostro colorimetro e lo misuro. Per la copertura dello spazio colore ho trovato questi valori:
- 99.9% sRGB
- 85.5% Adobe RGB
- 98.9% DCI P3
Non male, ma è un peccato che non sia stato sufficiente per un valore del 100% per la copertura dello spazio colore Adobe RGB. Questo significa che probabilmente il Surface non è abbastanza potente per quei grafici che preparano il materiale per la fase finale di stampa. Misuro anche la luminosità del display. Microsoft ha migliorato questo aspetto rispetto al suo predecessore. Lo imposto sulla massima luminosità e misuro da 519 a 606 nit. Il display non è illuminato in modo uniforme, ma con valori così alti non riesco a vedere alcuna differenza rispetto all'occhio nudo. Quello che mi colpisce dei valori, tuttavia, è che la luminosità diminuisce nell'area inferiore e il valore più basso si trova nell'angolo in basso a sinistra.

Anche con la massima luminosità, misuro un livello di nero di 0,44 nit, quindi un contrasto di 1377:1.
E ora parliamo dei componenti obsoleti
Se sei un gamer, non puoi fare altro che storcere il naso davanti ai componenti integrati dello Studio 2. L'Intel Core i7-7820HQ è un processore per notebook di settima generazione che ormai è in giro da due anni. L'unità grafica è una GTX 1070 mobile. Ha ormai due anni e mezzo, quindi è anche un po' più vecchia del processore. Ma almeno è la versione mobile 1070 completa e non la versione snella con design Max-Q per notebook ultrasottili. Lo Studio 2 non è pensato per i gamer, ma per i creativi. Ecco perché è dotato anche di 32 GB di RAM, che sono necessari per programmi ad alta intensità grafica. E, almeno, dispone anche di una grande unità SSD da 1 TB o 2 TB, anziché dell'Hybrid Drive di cui era dotato il suo predecessore.
Per i test di benchmark eseguo il Cinebench R15, il Geekbench 4 e l’Adobe Photoshop CC di Puget Systems.
Comincio subito con il benchmark di Photoshop. In questo caso, uno script consente a Photoshop di eseguire diverse azioni, durante le quali il tempo viene misurato e confrontato con un sistema di riferimento. Il risultato viene espresso con un punteggio. Eseguo il test standard. Il sistema di riferimento è dotato di Intel Core i9 9900K, NVIDIA GeForce RTX 2080, 64 GB di RAM e un'unità SSD. Qui trovi altre informazioni sul benchmark.
Lo Studio 2 raggiunge un punteggio di 738 su un massimo di 1’000. Se considero che il sistema di riferimento contiene i componenti più recenti mentre quelli dello Studio 2 sono relativamente vecchi, è un risultato decente. A causa del carico di lavoro, il ventilatore è piuttosto rumoroso. Dato che sono abituato a PC da gamer con più ventole, la cosa non mi disturba in particolar modo, ma posso immaginare che ad altre persone possa dare fastidio.

Ma il risultato, decente, viene subito offuscato dal Cinebench R15. Qui ottengo un punteggio CPU di 758 e un punteggio OpenGL di 105 fps. Con questo risultato, le prestazioni dello Studio 2 sono paragonabili a quelle del Lenovo YOGA (730-15IKB), che Martin Jud ha testato l'anno scorso. Questo risultato è probabilmente dovuto allo stesso problema dell'ultrabook. Il design compatto del Surface Studio 2 impedisce un buon raffreddamento. I componenti sono installati a tenuta stagna e la fessura del ventilatore non consente una sufficiente circolazione dell'aria.
Il prossimo passo è il Geekbench 4. Si tratta di un benchmark multipiattaforma, compatibile con Windows, MacOS, Linux, Android e iOS. Nella versione 4 del benchmark della CPU, il valore base di 4’000 punti riflette le prestazioni di un Intel Core i7-6600U con clock a 2,60 Ghz. Oltre agli scenari reali simulati con cui viene testata la CPU (single-core e multi-core), il Geekbench può anche determinare le prestazioni della GPU nell’elaborazione delle immagini e la visione artificiale. Puoi confrontare i risultati anche con altri sistemi utilizzando il Geekbench Browser. Ecco i risultati del Surface Studio 2:
Se vuoi vedere i risultati del benchmark in dettaglio:
Impareggiabile... o quasi
Il Microsoft Surface Studio 2 non ha rivali. Questo semplicemente perché non esiste un prodotto comparabile. Nessun AiO è versatile come lo Studio 2, con il suo supporto per penna e il Dial. Il display è semplicemente geniale, anche se non è sufficiente per una copertura al 100% dello spazio colore Adobe RGB. Insomma, a grafici e creativi offre un intero universo di possibilità.

Ma in termini di prestazioni c'è molto di meglio. Specialmente rispetto al prezzo. So che il Surface Studio 2 vuole rivolgersi a una specifica clientela per cui queste prestazioni sono più che sufficienti. Non capisco, tuttavia, perché Microsoft utilizzi componenti obsoleti. Non deve trattarsi per forza di un processore o una scheda grafica di ultima generazione, ma nemmeno di pezzi che esistono già da più di due anni. Se Microsoft avesse installato almeno una porta Thunderbolt 3, sarebbe possibile collegare una eGPU e, se necessario, tirar fuori più potenza dal dispositivo. Almeno così il Surface sarebbe un po’ più adeguato per il futuro.
Hai il modello precedente e vuoi sapere se vale la pena di passare allo Studio 2? No. L'aumento delle prestazioni non è tale da giustificare l'acquisto del modello più piccolo per CHF 4’300.–.
E invece lo consiglierei a un creativo che non ha ancora un Surface Studio? Solo se non ha problemi a spendere una cifra simile e se dà più importanza al design che alle prestazioni.
Quindi: chi dovrebbe acquistarlo? Chi ha un portafogli bello grasso, vuole un dispositivo esteticamente piacevole, lavora in ambito grafico/creativo e può quindi effettivamente utilizzare il display. O anche chiunque soddisfi i primi due requisiti.
A tutti gli altri, consiglio piuttosto di comprare o costruirsi un PC potente. Poiché nello Studio 2 sono installati componenti che vengono utilizzati anche nei notebook, può trattarsi di un modello più piccolo, ma attuale per il processore o la scheda grafica. Sono comunque più efficienti grazie al migliore raffreddamento dei PC. Aggiungi poi un monitor e un tablet grafico e hai una bella macchina a un prezzo inferiore. Per farla breve, lo Studio 2 non mi convince del tutto.


Tecnologia e società mi affascinano. Combinarle entrambe e osservarle da punti di vista differenti sono la mia passione.