
Test del prodotto
Un mix di emozioni: Huawei Watch 4 Pro
di Lorenz Keller
Un prodotto assolutamente ben curato. Nel nuovo smartwatch ora disponibile sul mercato, Samsung ripropone con coerenza quanto già apprezzato nel Galaxy Watch 5. Il risultato è un ottimo smartwatch, affidabile e dalle alte prestazioni. Che però trovo un tantino noioso.
Non ti dirò bugie. Quello tra me e il Galaxy Watch 6 è un idillio partito male. Il fatto che io abbia un problema di base con gli smartwatch centra relativamente.
Non è quello il motivo. È Samsung che, fin dall’inizio, mi sta rendendo difficile amare il Galaxy Watch 6. E questo anche se si presenta benissimo. Il Watch 6 viene venduto nella versione «normale» e nella sciccosa versione Classic. Una ha il cinturino in plastica idrorepellente, l’altra in eco-pelle. Puoi scegliere tra le varianti di colore «Grafite» (che ai miei occhi sembra semplicemente nero) e argento. Il design è molto simile a quello del Watch 5. Nella versione Classic ritrovi la ghiera girevole, che nella generazione precedente era stata tolta. Ghiera e dimensioni a parte, i due orologi sono funzionalmente identici.
Si sa che ognuno ha i propri gusti, ma a me il Galaxy Watch 6 piace davvero tanto. Io sono un amante degli orologi dal design classico. Cassa rotonda, design analogico per l’indicazione dell’ora. Se ci fosse anche un pulsante sul lato, sarei l’uomo più felice del mondo. Ma mi vanno bene anche i tasti appena visibili. Niente a che vedere con i due pulsanti di forma diversa dello Huawei Watch 4 Pro, che triggeravano di brutto la mia fissa per la simmetria.
Fin qui tutto bene. Ma perché, allora, non è stato amore a prima vista? Perché sì.
Può darsi che sia la mia mancanza di esperienza con i Galaxy Watch. Per gli utenti esperti, la procedura sarebbe stata del tutto normale. Ma durante il settaggio ho rischiato un esaurimento nervoso. Ed è quello che probabilmente succede anche agli altri neofiti.
Cominciamo con il fatto che se voglio usare il Galaxy Watch posso praticamente buttare il mio iPhone nel pattume. «Android only», recita il claim. Certo, Apple è la prima che non può lamentarsi. Credo però che sia un peccato che Samsung non supporti questa combinazione. Fra l’altro, in passato non era così. Samsung ha rinunciato alla compatibilità con i telefoni Apple solo a partire dal Galaxy Watch 4. È un bene che io frequenti entrambi gli universi. Continuo la configurazione con l’ausilio del mio Oppo.
Ed ecco che Samsung mi obbliga a scaricare la «Galaxy Wearable App». Questa app è l’unico modo per creare un collegamento. Che è poi anche l’unica cosa che fa ‘sta app. Sospirone. E non è certo l’unica installazione che mi aspetta.
Avvio l’app e aggiungo l’orologio. Il sistema lo trova rapidamente. Purtroppo, per usare le funzioni della app Health devo per forza collegarmi a un account Samsung. E si tratta, in fin dei conti, di funzioni fondamentali.
Una volta effettuato l’accesso, parte il setup. Confermo più volte le condizioni generali senza leggerle («Agrees») e finalmente il mio smartwatch è configurato (l’operazione può richiedere qualche minuto). Quindi mi collego anche al mio account Google e le mie credenziali vengono verificate (l’operazione può richiedere qualche minuto).
A questo punto Samsung mi offre di eseguire regolarmente il backup dei dati e dei file del mio Watch. Sul mio telefono Android! Fra l’altro, per farlo serve una seconda applicazione chiamata «Smart Switch». Sbatto le palpebre incredulo. La scarico, la collego al mio orologio e tutto si configura (l’operazione può richiedere qualche minuto). Dopo qualche suggerimento di introduzione, sono pronto.
Anzi, no, fermi tutti. Non ancora. Scorro i menu, voglio misurare la mia pressione sanguigna. L’orologio mi chiede di scaricare l’app Samsung Health Monitor sul telefono. Ovvero, l’app numero 3. Perché l’app Health MONITOR non è la stessa cosa dell’app Health. Voglio scaricarla, perché sono sicuro che a questo punto mi darebbe un valore piuttosto interessante.
Però il link all’app non porta al Play Store, bensì al Galaxy App Store di Samsung. E l’app non si scarica. Per farlo mi serve il browser Samsung o Chrome. Aggrotto la fronte e controllo che browser ho. Chrome. Controllo gli aggiornamenti di Chrome. Non ce ne sono. Ma comunque non va. Più tardi scoprirò il perché.
Il Galaxy Watch 6 è disponibile nella versione da 40 millimetri e da 44, con cassa in alluminio. La versione Classic è invece disponibile in formato 43 e 47 millimetri e ha la cassa in acciaio inossidabile. I miei due esemplari di prova hanno la cassa, rispettivamente, da 43 e 44 millimetri. Sul mio polso sottile, onestamente, appaiono un tantino ridicoli.
Il display di entrambi i modelli misura 1,5 pollici, ovvero 38,1 millimetri. Quindi il bordo è poco meno di 6 millimetri. Samsung afferma che i bordi del Galaxy Watch 5 sarebbero il 15 percento più spessi del modello Classic di quest’anno. I bordi del Watch 6 sono più sottili addirittura del 30 percento rispetto a quelli del Watch 5.
Nel Galaxy Watch 6 Samsung ha montato un display Super AMOLED. La risoluzione varia a seconda delle dimensioni del display. Io ho provato il modello Classic da 43 mm, che ha un display con risoluzione di 480 x 480 pixel. Scorrere i menu dà grande soddisfazione. Ovviamente la ghiera girevole è un plus fantastico. Ma anche la soluzione di scorrimento esclusivamente digitale dell’orologio standard funziona alla perfezione. Non noto alcun ritardo o arresto. Questa non è una cosa molto comune nelle soluzioni software degli smartwatch.
Grazie ai menu puoi personalizzare l’interfaccia, il font e la sua dimensione, ecc. in base ai tuoi gusti e alle tue preferenze. Anche la sensibilità al tocco può essere personalizzata. Questa cosa è importante soprattutto in inverno, quando ti torna più comodo usare l’orologio con i guanti.
Ma la caratteristica che spacca davvero è la luminosità. La luminosità di picco è di 2000 nits. Anche sotto la luce diretta del sole riesci a vedere il display dell’orologio senza alcun problema. Non ho riscontrato nessun tipo problema, il che lo rende ideale per l’uso all’aperto.
Hai due opzioni di regolazione della luminosità: la prima è la regolazione manuale, tramite il menu di settaggio rapido dell’orologio. Devi solo scorrere dall’alto verso il basso. In alternativa, puoi attivare la luminosità adattiva. La voce di menu corrispondente si trova in «Impostazioni -> Display». Il sensore dell’orologio rileva le condizioni di illuminazione e adatta la luminosità del display di conseguenza.
Nello stesso menu trovi anche la funzione «Always On» Selezionando quell’opzione il display resta sempre acceso e non dovrai sollevare il braccio o toccare il display per attivarlo. Svantaggio: in questo modo si prosciuga la batteria.
Un’area in cui Samsung riesce a fare bene è la durata della batteria. Naturalmente ci sono concorrenti temibili, come i dispositivi outdoor di Garmin o Suunto. Ma Samsung è superiore di gran lunga agli orologi generalisti, come il Watch 4 di Huawei. La versione Classic ha trascorso al mio polso (carica al 100 percento) una notte e un giorno intero. Alla fine della giornata di lavoro, alle 17, era rimasto al 20%. Che non era più sufficiente per un’altra notte di funzionamento. All’1 del mattino ha terminato il servizio. A quel punto lo smartwatch era rimasto attivo per 27 ore (con display Always On). Anche le e-mail e i messaggi che arrivano quasi ogni minuto, che vengono visualizzati in modo affidabile, non compromettono le prestazioni.
È comunque una durata inferiore a quella del modello precedente, nonostante la batteria leggermente più potente (425 mAh invece di 410 mAh), ma anche il display è più grande. Ricordati poi che nell’orologio da 40 millimetri sarà ancora meno. Tuttavia, si può anche passare una notte senza ricaricarlo.
Per quanto riguarda le funzioni relative allo sport e alla salute non aspettarti grandi progressi, perché non ce ne sono stati. Non che ce ne fosse per forza bisogno, dal momento che quello che offrivano finora i sudcoreani era già piuttosto valido. Come nell’Apple Watch, anche qui trovi gli anelli colorati che si chiudono quando raggiungi gli obiettivi sportivi prefissati. Obiettivi come numero di passi, durata dell’attività e calorie bruciate. Questo principio di «chiusura del cerchio» non è originalissimo, ma funziona. Never change a running system.
Mi piace invece moltissimo quella che chiamano «analisi dell’impedenza bioelettrica». Con un sensore puoi misurare la composizione del tuo corpo, ovvero la muscolatura scheletrica, la percentuale di grasso e l’acqua presente nel corpo. Nello stesso menu ti compaiono il tuo BMI e il tasso metabolico basale. È una sorta di una bilancia mobile per la misurazione del grasso corporeo.
Naturalmente, Samsung ricorda che questa funzione non fornisce informazioni precise come potrebbe darle una valutazione medica professionale. Sono infatti dati piuttosto approssimativi. L’app Health visualizza questi dati in modo chiaro. Più spesso esegui questa misurazione – più o meno alla stessa ora e a stomaco vuoto – più precise saranno le informazioni. Ho fatto le misurazioni per tre giorni successivi, alle 7 del mattino.
Un’altra funzione interessante è lo «Sleep Coach». Oltre alla durata del riposo, questa funzione misura l’ossigeno nel sangue, gli episodi di russamento e la temperatura della pelle. Sulla base dei risultati dà poi consigli su come ottimizzare le proprie abitudini per migliorare la qualità del riposo. Dalla temperatura della pelle lo Sleep Coach riesce anche a trarre conclusioni sul ciclo della persona che sta mestruando, consentendo ovviamente di controllare anche questa funzione fisiologica.
Il Galaxy Watch 6 ha registrato piuttosto bene l’ora in cui mi sono addormentato e la durata del riposo. Purtroppo, il tracciamento del sonno non rileva le fasi REM.
Le diverse modalità di allenamento coprono praticamente tutte le mie esigenze. Trovo particolarmente pratico il rilevamento automatico del movimento. L’orologio riesce a rilevare con grande precisione quando sto utilizzando i muscoli più della media o quando inizio a correre. E questa cosa mi piace molto, perché non sono costretto a smanettare per minuti sul piccolo schermo per trovare e avviare una particolare modalità di allenamento.
Le altre funzioni relative alla salute non sono nulla di nuovo. Includono le seguenti funzionalità:
Perché gli ultimi tre punti sono tra parentesi? Perché Samsung li tiene per sé. Nel senso che hai a disposizione queste funzioni solo se, oltre al Galaxy Watch 6, possiedi anche uno smartphone Samsung. Peccato.
La ghiera girevole era probabilmente il ritorno più atteso dai fan del Galaxy Watch. Dopo qualche giorno di utilizzo del Watch 6 Classic capisco anche il perché. Tanto per cominciare, il menu è semplicemente molto ampio. Se l’unico modo di usarlo fosse strisciare sullo schermo, non sarebbe proprio comodissimo. C’è da aggiungere, poi, che la ghiera dà un’ottima sensazione tattile ed è molto affidabile. Non fa salti strani, non si blocca né perde la connessione.
Tutte cose che mancano alla ghiera digitale. Samsung ci ha investito un sacco di tempo e grazie ai bordi più stretti dell’orologio, ho anche più spazio per lo scorrimento. Inoltre, la versione standard sembra molto più stretta, anche se non lo è. Se ti dà fastidio puoi anche disattivare il feedback aptico.
Perché in fin dei conti è sempre questione di gusti. Personalmente, non potrei più fare a meno di questo componente meccanico. Troppo pratico, troppo comodo. Mi va bene anche se ci perdo un po’ a livello visivo.
La serie Galaxy Watch è l’FC Bayern Monaco degli smartwatch. Piuttosto noioso, più o meno la stessa cosa ogni anno, eppure sempre in cima alla classifica. Vengono fatti solo piccoli aggiustamenti.
Ma anche senza grandi novità, il Watch 6 e il Watch 6 Classic sono tra i migliori smartwatch sul mercato per gli utenti comuni. Per lo meno se hai uno smartphone Samsung. La natura sempre più proprietaria di alcune funzioni relative al controllo della salute mi ha dato molto fastidio.
A parte questo, non c’è molto da criticare. Almeno dopo che hai superato la fatica del settaggio. La durata della batteria è soddisfacente, anche se inferiore a quella dell’anno scorso. Le opzioni di monitoraggio della salute e dello sport sono eccellenti. Il comfort di utilizzo e la lavorazione sono superlativi e l’app Health offre un’ottima sintesi, combinando funzioni per lo sport e per la salute.
In breve: se possiedi già un Galaxy Watch 5, puoi evitare di compare anche questo, se non vuoi per forza la ghiera girevole. Se invece sei alla ricerca di uno smartwatch per tutti i giorni, ti consiglio senz’altro prenderlo in considerazione.
Immagine di copertina: Florian BodokyDa quando ho scoperto come attivare entrambi i canali telefonici sulla scheda ISDN per ottenere una maggiore larghezza di banda, sperimento con le reti digitali. Con quelle analogiche, invece, da quando so parlare. A Winterthur per scelta, con il cuore rossoblu.