
Samsung Galaxy S9: decisamente non rivoluzionario, ma comunque eccezionale

Il Samsung Galaxy S9 dovrebbe essere dotato di una fotocamera rivoluzionaria. In sostanza, tutto, in questo smartphone, dovrebbe essere migliore. Abbiamo testato l'S9 e l'S9+: in questo articolo ti mostreremo tutto ciò che abbiamo scoperto, compreso un grosso difetto.
Il Samsung Galaxy S9 e il suo fratello maggiore, l'S9+, dovrebbero rivoluzionare il mercato degli smartphone. Un telefono più veloce, più efficiente, con una fotocamera migliore. Ovviamente, era nostro dovere testarlo. Se lo hai preordinato, ce l’hai tra le mani da una settimana; altrimenti, puoi acquistarlo da oggi in poi nel nostro negozio online.
La video producer Stephanie Tresch e io abbiamo il telefono da un paio di settimane. L’abbiamo testato e controllato con la lente d’ingrandimento. Lei ha l’S9, io l’S9+.

Andiamo dritti al punto: la fotocamera
Il giorno in cui abbiamo ricevuto i nostri smartphone, dopo il lavoro siamo andati a fare un giro nei boschi intorno a Zurigo. Samsung infatti si vanta di aver creato una fotocamera per smartphone in grado di scattare foto in condizioni di illuminazione così eccezionali che non se ne sono mai viste. Perciò abbiamo dovuto testare questa prodezza. Tuttavia, facciamo un piccolo preambolo e ti avvertiamo che il nostro test non è completo, perché la modalità professionale della fotocamera ha molte altre funzioni. Per il momento, al buio abbiamo testato solo la modalità automatica.

I risultati sono contrastanti. La qualità è più che sufficiente per un'istantanea da pubblicare su Instagram o altri social. La grande rivoluzione, cioè la reflex e il sistema Camera killer, ancora non danno i risultati che promettono già da tempo, anche se Samsung promuove la nuova fotocamera come «The Camera. Reimagined.». La qualità dell’immagine sembra abbastanza buona sullo schermo, ma una volta impostato lo zoom al 100%, il risultato è questo:

Intorno al tetto della casa si vedono queste increspature. Non sono necessariamente causate dall'obiettivo, ma piuttosto dal sensore e dal software che lavora sullo sfondo. Infatti, quando si scatta in modalità automatica, ogni immagine viene analizzata e valutata dal modulo DRAM delle fotocamere.

Sembra che il software della fotocamera tratti il rumore dell'immagine (un problema comune degli smartphone al buio) con un filtro intelligente per la sfocatura, che crea questi contorni confusi e linee sfocate. Tuttavia, la fotocamera non rimuove completamente il rumore dall'immagine; è sufficiente guardare il cielo per capirlo.

Per ora, tutto bene. A questo punto, entrambi ci chiediamo se la fotocamera sia in grado di fare di meglio. Poiché l'apertura è di f/1,5, l’immagine che abbiamo appena scattato non può certo essere il cavallo di battaglia del telefono. Bene; l'apertura del diaframma non è il cavallo di battaglia del telefono in condizioni di scarsa illuminazione, ma suggerisce che la fotocamera può fare di meglio. Soprattutto perché la modalità professionale ha innumerevoli impostazioni.
La modalità professionale dei nostri (e tuoi) sogni
La modalità professionale è la migliore amica di tutti gli appassionati di fotografia. Pochi smartphone hanno una gamma così ampia e comprensiva di impostazioni come la fotocamera della serie S9. Produttori di smartphone, prendete spunto. Piccola digressione: è possibile regolare manualmente la temperatura del colore espressa in kelvin (K). I colori delle immagini scattate con uno smartphone spesso sono leggermente troppo caldi, probabilmente per evitare di dare un colore pallido tipo cadavere ai volti, come spesso accade con le fotocamere di grandi dimensioni. Ma se vogliamo scattare foto migliori ed essere un po’ più ambiziosi, la temperatura è importante.

Le temperature di colore superiori a 5’000 K sono considerate calde. I valori Kelvin e le loro impostazioni dipendono dalla sorgente luminosa. Se avessi illuminato Horny con una candela, sarebbe stato arancione 2’300 Kelvin. L'impostazione della temperatura del colore non viene utilizzata per creare un valore di colore, ma per correggerlo. Non appena la luce cambia (ad esempio se si passa dall'illuminazione dello studio alla luce diurna), le foto possono avere tonalità diverse alla stessa temperatura.
Quindi, se non vogliamo che i nostri soggetti vengano bianchi come cadaveri, i valori predefiniti Kelvin dovrebbero essere piuttosto bassi.



Con la modalità professionale dell'S9, è possibile scendere a 2’300 K, che rende l'immagine molto blu con la luce del giorno. Se sali fino a 10’000 K, l'immagine diventa arancione. Tuttavia, il punto sulla barra di selezione del display dell'S9 è arancione per le temperature basse e blu per le temperature alte, esattamente l'opposto del risultato sull'immagine.
A proposito della barra di selezione: l'area in cui il telefono accetta il comando del dito – la cosiddetta «hitbox» – è... particolare. Se non tocchi la barra Kelvin o quella di altri valori (ad esempio ISO) nel punto preciso, potresti passare alla modalità professionale o a un'altra modalità per sbaglio. È un po' frustrante, ma un aggiornamento del software dovrebbe risolvere il problema.
La hitbox è troppo piccola. Se non tocchi la hitbox per la barra di regolazione Kelvin (qui sotto, in blu), finisci direttamente in quella relativa alla modalità della fotocamera (qui sotto, in rosso). Poiché devi scorrere la hitbox Kelvin per regolare il valore, se non prendi la hitbox nel punto giusto finisci per togliere la pagina.

La hitbox può essere sistemata tramite un aggiornamento software. La hitbox Kelvin può essere ingrandita, e quella relativa alla modalità può essere ridotta.

Per farla breve, abbiamo continuato a testare la fotocamera, abbiamo cercato di ottenere risultati migliori al buio e qui ti spieghiamo quali impostazioni abbiamo utilizzato. È possibile salvare fino a due preset nella fotocamera. Non male, vero?
Ancora un'osservazione a proposito della fotocamera: se vuoi ottenere un effetto bokeh artificiale, punta sull'S9+. L'effetto richiede una seconda fotocamera, che l'S9, a causa delle sue dimensioni, non ha. Inoltre, il software della fotocamera dell’S9 non consente di creare l'effetto virtualmente.
L’immagine sullo schermo
Se lo confrontiamo con l’S8, Samsung non sembra aver fatto grandi modifiche al telefono, almeno a una prima occhiata. Appena hai in mano l'S9, noti i bordi definiti sui lati del telefono. Se ti sembrano un po’ gommosi, probabilmente è perché non hai rimosso la pellicola protettiva. Infatti, in questa serie, Samsung ha posto le pellicole protettive sia nella parte anteriore e posteriore che sui lati. Anche senza questa pellicola protettiva, gli smartphone, che pesano meno di 200 g, hanno bordi che si sentono al tatto e lasciano una sensazione gradevole sulla pelle. Rendono il telefono meno scivoloso e gli danno carattere. In questo senso, nessun altro smartphone somiglia all'S9. Ci piace.

Il display Infinity (senza bordi laterali) è stato leggermente ingrandito, fino a prendere le dimensioni del telefono stesso. Questo cambiamento dimostra chiaramente che Samsung sta dando sempre meno importanza alla possibilità che gli utenti utilizzino i dispositivi del marchio con una sola mano. Certo, i miei pollici grandi possono raggiungere il lato opposto dello schermo con facilità, ma le piccole dita di Stephanie non hanno alcuna possibilità. Le dimensioni del telefono non sono cambiate proporzionalmente allo schermo; sia il bordo superiore che quello inferiore sono leggermente più sottili.
Per quanto riguarda l’hardware, il cambiamento più grande è rappresentato dalla nuova posizione del lettore di impronte digitali. Sull'S8, il lettore era accanto alla fotocamera, cosa che ci portava a sporcare l'obiettivo senza volerlo quando cercavamo di posizionare il dito per la lettura delle impronte. Quando poi volevamo scattare una foto, il telefono ci informava che l'obiettivo era sporco. Ma davvero? Che scoperta. Chissà come mai. Il lettore di impronte digitali dell’S9 è stato posizionato sotto la fotocamera, esattamente dove dovrebbe essere. Anche se per sbaglio continui a posizionare il dito sull'obiettivo, la notifica non viene più visualizzata. Grazie, Samsung.
Ah, lo schermo! Dove sei stato fino ad ora, con la tua fantastica tecnologia Amoled? Sono serio: non pensavo che potesse fare una simile differenza. Rispetto all'S8, l'immagine è ancora più nitida e definita.
Il grande difetto
Fino ad ora, tutto rose e fiori. Eppure... lo smartphone ha un grande difetto: la batteria. L'S9 è dotato di una batteria con una capacità di 3000 mAh, mentre l’S9, di dimensioni più grandi, di 3500 mAh. Samsung afferma che la batteria sia in grado di durare un'intera giornata di lavoro, ma non possiamo confermarlo.
Dopo una giornata di utilizzo mediamente intenso – musica e notizie al mattino, WhatsApp e telefonate durante la giornata e un po’ di social la sera – la batteria dell’S9+ ha ancora il 10% di batteria circa. Se finisci tardi di lavorare, corri il rischio di rimanere con la batteria scarica. Un aneddoto: quando mi alzo la mattina, mentre faccio la doccia, ascolto i miei programmi di notizie preferiti, e nell’arco di 30 minuti esco di casa. A questo punto, ho già fatto fuori il 5-7% della batteria.
L'S9 è ancora peggio. La batteria di piccole dimensioni non durerà una giornata intera se utilizzata in modo normale e non eccessivo. Il telefono di Stephanie si è scaricato più volte durante il nostro test, trasformandosi in un fermacarte da 1000 franchi. Frustrante.
Questo problema può essere dovuto al fatto che la generazione attuale lavora con il nuovo processore Exynos. Il sistema chip Exynos 9810 promette di essere particolarmente efficiente dal punto di vista energetico; sarà anche così, ma il software consuma troppa batteria. Oppure, la batteria è semplicemente troppo piccola. In linea di principio, è previsto che verso la fine dell’anno i Galaxy vengano lanciati sul mercato con un nuovo processore, lo Snapdragon 845. Vedremo allora se saranno più efficienti dal punto di vista energetico.
In alternativa, l'ottimizzazione del software può essere un’ottima idea. Si sa che Samsung apporta sempre modifiche significative alla versione Android in utilizzo su questi dispositivi, presumibilmente perché all'azienda non piace Google. Se il problema della batteria è provocata dal software, sarebbe stato meglio non fare tutte queste modifiche. Ma la barra laterale facilmente configurabile che rende i contatti principali accessibili con un solo clic è davvero fantastica.
Nel frattempo, porta una powerbank sempre con te o metti lo smartphone in carica in ufficio. Sarebbe bello farne a meno, ma per ora dobbiamo abituarci.
Forse un po' troppo intelligente
La serie S9 funziona bene. Forse, fin troppo. Ovviamente, il sistema è stato progettato per ottimizzarsi continuamente, essere sempre efficiente e auto-apportare piccole modifiche e miglioramenti man mano che utilizzi il telefono. Questo si nota soprattutto per quanto riguarda l’audio, sia sull'altoparlante stereo nella parte superiore e inferiore del telefono, che tramite le cuffie.
(Giustamente) vuoi il Dolby Atmos. Il suono è molto più ricco, anche quando i file audio riprodotti non hanno effetti Atmos. La serie S9 li simula; aumenta o diminuisce i bassi e gli acuti contemporaneamente per impostazione predefinita, il che significa che lo smartphone può farlo sempre e in qualsiasi momento mentre ascolti la musica.
Da un punto di vista tecnologico, impressionante. Nella pratica, però, del tutto inutile.
Perché? Nel bel mezzo di una canzone, il sistema Atmos riduce i bassi e ottimizza il suono per la voce, perché la cantante fa un assolo. Gli strumenti quindi riprendono a suonare e il sistema aumenta nuovamente il basso, disabilita l'ottimizzazione vocale e ottimizza il brano in base al preset «Musica».

Anzi, questa impostazione può anche darti fastidio. Ecco perché ti consiglio di entrare nel menu Dolby Atmos nelle impostazioni e di regolarlo su un preset adatto alle tue esigenze. Io ho scelto «Musica» perché uso il mio S9+ principalmente per ascoltare la musica.
Nelle impostazioni video, in Impostazioni → Ricerca → Video Enhancer è anche possibile regolare il telefono in modo che ottimizzi l'immagine per il video in base all'applicazione.
A proposito dell’immagine: è comunque necessario impostare la risoluzione dello schermo al massimo in Impostazioni → Schermo → Risoluzione dello schermo. Lo schermo può viaggiare a una risoluzione elevata, ma questo non significa che lo farà automaticamente.

Una parola sulla sicurezza
La qualità delle chiamate tramite WiFi è stata notevolmente migliorata. Da qualche tempo, il segnale del cellulare può essere trasmesso al destinatario tramite WiFi. La cosa può risultare molto comoda in aree con scarsa copertura di rete cellulare dove però si può accedere a una connessione WiFi aperta. Così, potresti telefonare anche in un bunker. Negli Stati Uniti, dove il mercato della telefonia mobile è più limitato che in Europa, telefonare utilizzando il WiFi può farti risparmiare minuti, dati e franchi. In Svizzera, tuttavia, la maggior parte degli abbonamenti offre pacchetti illimitati a prezzo fisso, che dipende dalla velocità di upload e download.
Ma attenzione: questo sistema va sfruttato con cautela. Quando una connessione è aperta, non significa che si possa o ci si debba fidare a occhi chiusi. Quando effettui chiamate tramite WiFi utilizzando una connessione pubblica, non scambiare dati riservati, perché creare un Rogue Access Point (un punto di accesso illecito) è molto facile.
Samsung ha pensato anche alla sicurezza. L'azienda consiglia di attivare la funzione «Intelligent Scan» non appena si riceve il telefono. Il sistema dovrebbe essere una combinazione tra scansione dell'iride e riconoscimento del volto.


Quando si sblocca il telefono, il laser a infrarossi, situato nella parte superiore dello smartphone, si attiva. Un'icona che rappresenta un occhio (o i contorni di una testa) lampeggia sullo schermo. Inizialmente, appare l’occhio; lo scanner sta cercando l'iride. È possibile scegliere di eseguire la scansione di un solo occhio o di entrambi. Se lo scanner riconosce l'utente, il telefono viene sbloccato. Se la scarsa illuminazione impedisce il riconoscimento dell'iride o se si indossano occhiali da sole, il sistema passa al riconoscimento del volto.
Non sono sicuro di capire perché questo sistema debba essere più sicuro del riconoscimento del volto normale dell'S8. Sembra che Samsung voglia utilizzare il sistema di riconoscimento del volto di Apple, che funziona molto bene. Ma quando tengo il telefono davanti al volto di Stephanie e lei chiude gli occhi, il telefono si sblocca comunque. Il sistema ha altre insidie:
- Non funziona in una stanza buia. Non ha bisogno di molta luce, ma se ti trovi in una camera da letto senza LED o luci notturne, allora il Face Unlock non funziona, come succede con il modello precedente.
- Gli occhiali non impediscono il riconoscimento
- Con gli occhiali da sole, dipende
- Samsung Pay non funziona con Intelligent Scan. Ciò fa sorgere il sospetto che Samsung non abbia ancora piena fiducia nel proprio sistema di sicurezza.
Conclusione: sicuramente non è uno smartphone rivoluzionario, ma è comunque un ottimo telefono
Si capisce subito che il Galaxy S9 non sarà la prossima rivoluzione sul mercato degli smartphone, ma è comunque un buon passo avanti rispetto al suo predecessore. Suono, immagini e fotocamera sono decisamente migliori.
D'altra parte, l'S9+ è una piccola rivoluzione tra le serie Samsung. Se l'S8 ha già un doppio obiettivo, il sistema Galaxy S9+ è stato migliorato e produce immagini più belle rispetto al Note8.
In generale, entrambi i telefoni svolgono il loro dovere e lo fanno in modo eccezionale. Meglio ancora, i sistemi funzionano senza problemi, sono veloci e non rallentano quasi mai. E la batteria si scarica davvero in fretta. Insomma, un’altra eccellenza.
Vale la pena passare dall'S8 all'S9? Stephanie è in grado di rispondere a questa domanda, perché è lei che l’ha testato. «Non è assolutamente necessario. Avresti uno schermo migliore, un suono migliore e una fotocamera migliore, ma se hai bisogno di utilizzarlo per tutto il giorno, la batteria ti stresserebbe.»


Giornalista. Autore. Hacker. Sono un contastorie e mi piace scovare segreti, tabù, limiti e documentare il mondo, scrivendo nero su bianco. Non perché sappia farlo, ma perché non so fare altro.