
Recensione Sony XPeria 1 II: amore-odio a prima vista

Non c'è niente del Sony XPeria 1 II che non provochi una forte reazione. Amore, odio, rabbia, gioia, l’XPeria 1 II offre tutto questo e la migliore macchina fotografica sul mercato, accompagnata però da un «ma» non indifferente.
Il Sony XPeria 1 II è il telefono che amo odiare. O che odio amare. Non c'è niente di questa aggeggio che sia semplicemente «ok». O è fantastico o fa schifo. Non c'è una via di mezzo. Per questo motivo, per quanto riguarda la valutazione di questo smartphone, segue una montagna russa di emozioni che è tanto un proseguimento dell’impegno per seguire la direzione intrapresa l'anno scorso, quanto una seccatura.

Ma prima della visione monolitica dell'unico apparecchio nel contesto di se stesso: dove si trova il Sony Xperia One Mark Two, o come lo chiamo a volte «Il Sony One Two» o «Sony Un Due», sul mercato?
Sony: una società scossa dalle perdite
Sony produce smartphone che finora sono rimasti un po' indietro. Sorprendente è stata soprattutto la fotocamera, scarsa a livelli già quasi scandalosi. Sony, produttore delle migliori fotocamere full frame sul mercato, non riesce a creare uno smartphone con fotocamera decente? Perché?
A quanto pare il reparto fotocamera – quello responsabile di Alpha Tech – non ha collaborato con il team smartphone. O non ha potuto. Perché l'opinione delle autorità di Sony, secondo quanto riferito, era: «Perché qualcuno dovrebbe comprare una fotocamera da 5000 franchi quando ha la stessa tecnologia in uno smartphone da 1000 franchi?»
È stato un errore.
Sony se n’è resa conto. Ha integrato Alpha Tech nel Sony Xperia 1 II. Alpha Tech, per chi non lo sapesse, è praticamente il meglio che la tecnologia fotografica ha prodotto. La mia fotocamera, con la quale scatto quasi tutte le foto per i miei articoli, è una Sony a7sii. La giornalista video Stephanie Tresch gira i suoi video su una Sony a7iii. La a sta per Alpha. In altre parole: Alpha Tech per noi è una garanzia. Nel corso degli anni, le fotocamere si sono rifiutate solo una volta di funzionare in modo impeccabile dal punto di vista dell’hardware e hanno sempre svolto un lavoro eccezionalmente buono.
Alpha Tech negli smartphone è una cosa importante.
Dove rimane la parola «Alpha»?
Sulla schermata home del Sony XPeria 1 II, c’è un’applicazione che stranamente non si chiama «Alpha Camera», bensì «Photo Pro». Mi chiedo perché Sony non si vanti con la propria fama. La falsa modestia qui è decisamente fuori luogo. Perché Photo Pro ha la migliore modalità manuale di una fotocamera per smartphone che abbia mai visto.

Photo Pro – quanto desidero leggere la parola Alpha – è un'app a parte, perché l'interfaccia utente è completamente diversa dalla normale app per fotocamere. Ci sono opzioni, istogrammi e questo in primo piano nello schermo. L'interfaccia utente mi ricorda molto quella della mia a7sii. Mi sento a casa e ne posso parlare solo con amore e romanticismo fotografico.


L'app mi dà qualcosa che non sapevo mi mancasse. Quando fotografo con la grande macchina fotografica, c'è qualcosa di giocoso. Guardo il mio soggetto, cerco di indovinare come impostare la fotocamera, scatto una foto, la guardo, smanetto sui dettagli. Sono sicuro che non vincerò mai un premio di fotografia o qualcosa del genere, ma mi diverto.
Uno smartphone, invece, lo alzo e premo il pulsante di scatto. L’IA fa il resto. Per quanto mi piaccia l'IA della fotocamera di uno smartphone e ammiri il lavoro di una macchina... a volte sento che mi manca il brio della fotografia.
L’Alpha App – se non è Sony a chiamarla così, lo farò io – mi da tutto quanto. Persino in formato tascabile. È esattamente ciò che le autorità della Sony temevano. Ma questo non significa che voglio rinunciare alla mia a7sii. Perché la grande macchina fotografica ha grandi vantaggi. La piccola dell’Xperia 1 II, però, ci sta nella mia giacca da moto.
Così riesco a fare scatti come questo all’alba.

E questo ci conduce già all’altra applicazione di fotografia. La normale applicazione fotografica, che si chiama semplicemente «Fotocamera». È già fornita di IA e tutto. Le immagini sono okay, nel migliore dei casi. Ho riprodotto lo stesso scatto con la «Fotocamera».

Non vale niente. O perlomeno, non abbastanza perché Sony se ne possa vantare. L'intelligenza artificiale non è abbastanza intelligente, cerca solo di illuminare tutto, non ha alcuna comprensione della drammaticità e del buio. Ma è veloce. Almeno questo glielo lascio.
Così posso scegliere se prendermi tempo per fotografare con l'Alpha App o di fare un mediocre scatto IA, risparmiando tempo. Di solito opto per una pausa, per avere tempo di fare una bella foto.

Ancora meglio: per scattare una foto in Photo Pro, è necessario premere il pulsante di scatto separato sul case del Sony Xperia Un Due. Pulsante di scatto separato. Ma che figata è? Ancora meglio: l'Xperia si tiene piuttosto bene in mano grazie ai suoi bordi duri. Sony ha fatto un ottimo lavoro in questo senso.
Il rischio di fallire
L’app Photo Pro può fare tutto – teoricamente. Quindi il suo problema più grande, è che sei abituato che la fotocamera di uno smartphone scatti buone foto. Se non belle esteticamente, almeno tecnicamente perfette. Non ti fa a pezzi il cielo nuvoloso rendendolo bianco. La profondità di campo è sempre meccanicamente perfetta e i colori sono vividi e belli. L’IA ti aiuta.
Con l’«Alpha App» questo non funziona. Qui l’IA si prende una pausa. Hai a disposizione autofocus e auto-ISO, ma non si può contare su una post-elaborazione automatica. In altre parole, si corre il rischio di scattare una foto tecnicamente scadente.
È già capitato anche a me.

Nello scatto sopra non ho azzeccato il bilanciamento del bianco. O il tempo di esposizione. Oppure l’apertura del diaframma. Alla fine il cielo dietro la valle è risultato bianco invece che grigio chiaro. Ma sai cosa? Guardo la foto e sono contento delle imperfezioni.

A volte, per caso, riesco a creare delle immagini che raccontano una storia completamente diversa. La foto qui sopra è stata scattata in pieno sole, ma sembra che ci sia una tempesta in arrivo. Mi piace questo della fotografia.
In altre parole: l'applicazione Alpha App, che in realtà si chiama Photo Pro, è ciò con cui XPeria 1 II riesce a guadagnare punti. Ma solo se si ha una certa comprensione della fotografia. Oppure, naturalmente, se vuoi prenderti il tempo di imparare. Nel caso del Sony Xperia 1 II, ne vale la pena. In generale: nella vita conviene sapersela cavare con la fotografia. Certo, «point-and-shoot» è bello e divertente, ma se sai quello che stai facendo, la fotografia ti dà più di un bel selfie e food porn.
Il lettore di impronte digitali irrita. Come anche il resto
Per mantenere l'esperienza fotografica il più completa possibile, Sony si è sforzata di mantenere lo schermo il più grande e largo possibile e non distorto. Bene! Non c'è un notch, lo schermo ha un rapporto di aspetto di 21:9. Lo schermo va bene così, perché mi consente di registrare video in formato cinematografico. È un extra, perché pochi di noi fanno film cinematografici. Ma l'insolito formato dello schermo mi dà spazio per una bella immagine nel mirino della fotocamera e tutte le opzioni sul bordo dello schermo.
Il lettore di impronte digitali è vittima di questo concetto. O meglio: è una vittima da anni. Sony ha posizionato il lettore di impronte digitali sul lato. Non ha mai funzionato particolarmente bene e continua a non farlo. Se si dispone di uno smartphone con uno spessore inferiore a 10 millimetri, non c'è molta superficie di contatto per un sensore che deve misurare dati esatti. Se le mani sono asciutte e pulite, e lo è anche il lettore, allora funziona alla grande. Ma guai se c’è un granello di polvere nel raggio di due metri.

Sony, lascia stare questo scanner di impronte. Se il concetto funzionasse, gli sviluppi e il tempo impiegato lo avrebbero fatto funzionare. Il problema non è la tecnologia del lettore di impronte digitali. È l'idea del lettore sul lato, per quanto possa sembrare accattivante sulla carta. Ci sono due possibilità:
- Posizionare il lettore delle impronte digitali sotto il vetro
- Fare a meno del lettore delle impronte digitali
Quest'ultima opzione ora sembra estremamente radicale e tutto, lo so. Ma se Apple è riuscita a dimostrare qualcosa, è che il lettore dell’impronta digitale non è necessario in uno smartphone di punta. Nel Sony Xperia 1 II dovrebbe essere installato il riconoscimento facciale. Questa caratteristica manca.
.. seriamente?
Sony è avanti anni luce con l'Alpha App e molto indietro a causa del mancato riconoscimento facciale. E questo è esattamente ciò che si prova anche con il resto di questo Android. Molto è preso direttamente dalla versione Stock Android, ma poi ci sono tutorial ovunque per cose come il Side Sense. Il Side Sense è qualcosa che accade quando si tocca due volte il lato dello schermo. Funziona all’incirca, non fa niente di utile, ma ci sono guide e ti viene chiesto spesso «Vuoi provare questo...?» Vuoi aggiungere un altro account e-mail? No. Levati. Tutorial Multi-Window? No! Lasciami usare il mio telefono, Sony. Dannazione.

Il Sony Xperia 1 II è emotivamente estenuante ed è per questo che mi piace. Sony ovviamente ha realizzato un telefono nella piena consapevolezza che la sua conformazione non è idonea alle masse nel modo in cui ce lo si aspetterebbe da un telefono di punta. Se vuoi solo una fotocamera point-and-shoot, il Sony XPeria 1 II non fa per te. Ma se vuoi intraprendere l'avventura della fotografia e allo stesso tempo essere in grado di utilizzare lo stesso dispositivo come telefono, allora dai un’occhiata a questo smartphone.
Se sei fotografo o regista e vuoi un dispositivo compatto con una potenza enorme: dacci dentro, ne vale la pena.
E questo è quanto. Comunque, Photo Pro supporta anche il formato RAW.


Giornalista. Autore. Hacker. Sono un contastorie e mi piace scovare segreti, tabù, limiti e documentare il mondo, scrivendo nero su bianco. Non perché sappia farlo, ma perché non so fare altro.