Retroscena

Perché a volte il telefono non prende anche con la «migliore rete»

Martin Jungfer
13.4.2023
Traduzione: Nerea Buttacavoli

La Svizzera dispone di una delle migliori reti mobili al mondo. Tuttavia, a volte non funziona nulla. Ne ho discusso con l'esperto di telefonia mobile Jean-Claude Frick.

È certo come l'Amen in chiesa. Ogni volta che il nostro team digitec connect presenta un'offerta, ci sono commenti sulla qualità della rete. La clientela si impegna al massimo per condividere dove c'è ricezione – e soprattutto dove non c'è. Anche Jean-Claude Frick, esperto di telecomunicazioni del servizio di comparazione Comparis, conosce questi aneddoti. Si occupa professionalmente della qualità della rete e può quindi fare luce su diversi aspetti.

Ciao Jean-Claude, sono felice di raggiungerti. Sei in giro?
Jean-Claude Frick: Oggi no, sono nel mio ufficio a casa e sono collegato alla rete Wi-Fi. La videochiamata dovrebbe andare senza interruzioni per la nostra conversazione.

Quindi preferiresti non fare questa videochiamata in giro?
Probabilmente funzionerebbe. Soprattutto quando rimango in un unico posto, per esempio, quindi quando non mi muovo e non ci sono troppe persone intorno a me.

**Sono un bel po' di restrizioni... **
Certo, sembra più grave di quanto non sia. La Svizzera dispone di una delle migliori reti mobili al mondo. Ma anche qui ci sono situazioni in cui raggiunge i suoi limiti.

Restiamo per un attimo su «una delle migliori reti mobili» del mondo, come dici tu. Come si determina una cosa del genere?
Per la Germania, l'Austria e la Svizzera, i test annuali sulla qualità della rete di «Connect» sono una specie di standard di riferimento. Nessun altro la misura in modo così preciso e meticoloso. Se si osservano i risultati in dettaglio, il vincitore in Svizzera è Swisscom, che ha ottenuto 970 punti su 1000. In Germania, in cima alla classifica c'è Telekom con 952 punti.

E gli operatori di rete al secondo e terzo posto?
In questo caso risulta chiaro che la Svizzera ha due operatori, Sunrise e Salt, che sono quasi alla pari con Swisscom. Con 959 punti, Sunrise sarebbe migliore del vincitore Telekom in Germania, ad esempio. E Sunrise sarebbe alla pari con il vincitore Magenta in Austria.

Quindi in Svizzera le persone cercano il pelo nell'uovo?
Si può dire così, sì. Di tanto in tanto sono in giro anche in Germania e vedo la «E» sul display che indica la rete Edge. In Svizzera non si vede quasi mai. Qui abbiamo almeno il 4G disponibile quasi ovunque. Soprattutto con Sunrise e Swisscom, nelle mappe di copertura di rete non sono rimaste quasi più aree grigie, ovvero quelle in cui non è disponibile alcuna rete.

A cosa si devono allora le interruzioni e i tempi di caricamento apparentemente infiniti?
Il problema non è tanto la copertura, a cui si rivolge quasi tutta l'attenzione del test «Connect». Se qualcuno sta navigando sul proprio smartphone e una pagina impiega un'eternità a caricarsi o lo streaming di Netflix va a scatti, spesso è a causa del sovraccarico della rete – in una cella radio ci sono semplicemente troppe persone e la capacità non è più sufficiente per tutte.

Puoi farci un esempio di come questo si manifesta in termini concreti?
In genere, un tale sovraccarico si verifica in occasione di grandi eventi, quando molte persone in un luogo utilizzano la rete contemporaneamente. Oppure anche quando si viaggia in treno. Faccio regolarmente la tratta tra Berna e Zurigo. Insieme a me, ad esempio, 1000 persone entrano nella stessa cella radio. Una persona sta guardando un film, l'altra un TikTok dopo l'altro: nel complesso, si tratta di un'enorme quantità di dati. A un certo punto, la capacità non è più sufficiente per tutti, soprattutto per chi siede più indietro nel treno.

Troppe persone per una rete troppo piccola, quindi?
Gli operatori di rete vogliono naturalmente utilizzare al meglio le loro reti. Negli ultimi anni, Sunrise e Swisscom in particolare hanno permesso ai rivenditori (nota del redattore: come anche digitec connect) di entrare nelle loro reti. In alcuni casi, hanno persino creato i propri marchi a basso costo, come Sunrise con Yallo e Swisscom con Wingo. Pertanto, chi viaggia con un abbonamento Wingo, in linea di principio è ancora un cliente di Swisscom e utilizza la rete di Swisscom. È qui che avviene il passaggio a offerte più vantaggiose. E ovviamente le persone usano la rete in modo diverso rispetto al passato. Uno stream di Netflix ha semplicemente bisogno di un volume maggiore rispetto alla ricezione di alcune e-mail.

Sunrise e Swisscom potrebbero bloccare prima clienti con abbonamenti di un rivenditore in caso di sovraccarico per mantenere la rete libera per la loro clientela premium?
Questo sarebbe tecnicamente possibile con alcuni rivenditori propri. Ciò consentirebbe a Swisscom di togliere la priorità a clienti Wingo quando la capacità raggiunge il limite. Ma perché dovrebbero farlo? Dopo tutto, guadagnano quando i loro rivenditori hanno successo.

Parli dei «propri rivenditori» dove questo sarebbe tecnicamente possibile. Che ne è, invece, dei rivenditori completamente indipendenti come Quickline o digitec connect? Potrebbero essere svantaggiati?
No, questo è vietato dalla legge sulla concorrenza. In linea di principio, quindi, nessuno è svantaggiato se non ha un abbonamento direttamente con Swisscom o Sunrise, ma con un rivenditore generalmente più economico.

In qualità di esperto di telefonia mobile, Jean-Claude Frick sa tenere abilmente il suo smartphone davanti agli obiettivi dei fotografi in qualsiasi momento.
In qualità di esperto di telefonia mobile, Jean-Claude Frick sa tenere abilmente il suo smartphone davanti agli obiettivi dei fotografi in qualsiasi momento.
Fonte: privata

L'introduzione della rete 5G potrebbe risolvere il problema del sovraccarico?
Sì, perché vediamo il sovraccarico soprattutto nelle reti 4G di Swisscom e Sunrise. Salt ha meno clienti e quindi meno problemi. Il 5G offre capacità più elevate, quindi le aziende stanno iniziando a spostare la clientela in quella direzione.

Ma a volte fanno pagare un forte sovrapprezzo per questo...
Perché l'espansione costa, ovviamente. Si tratta di un compromesso tra la scelta di privare del 5G a coloro che sono disposti a pagarlo (che già oggi lo vogliono o ne hanno bisogno) e la soluzione del problema del sovraccarico. Ma mi aspetto che le opzioni 5G diventino più economiche in futuro.

Sicuramente hai già uno smartphone con il 5G, vero?
(Ride) Certo. Ho la scusa di doverlo avere per motivi professionali.

Jean-Claude, grazie per la chiacchierata.

Disclaimer: ho lavorato con Jean-Claude Frick presso Comparis nel 2020. Lì è un esperto di telecomunicazioni. Jean-Claude gestisce anche un canale YouTube ed è host di «Apfelfunk», un podcast dedicato ad Apple.

Immagine di copertina: Martin Jungfer

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Giornalista dal 1997 con sedi in Franconia, sul lago di Costanza, a Obvaldo e Nidvaldo e a Zurigo. Padre di famiglia dal 2014. Esperto in organizzazione editoriale e motivazione. Focus tematico sulla sostenibilità, strumenti per l'ufficio domestico, cose belle in casa, giocattoli creativi e articoli sportivi. 


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