
Le migliori parodie cinematografiche di tutti i tempi

Parodie cinematografiche come «Hot Movie» e «Angry Games – La ragazza con l'uccello di fuoco» hanno distrutto la reputazione del genere più popolare degli anni Ottanta. È ora di ricordare le parodie, sì, ma quelle davvero divertenti.
Parodie cinematografiche. Negli ultimi due decenni questo genere è stato distrutto e umoristicamente degradato. La sua reputazione, un tempo brillante, è stata da tempo distrutta da fallimenti disastrosi e per niente divertenti.
Ad esempio «3ciento – Chi l'ha duro... la vince». Oppure «Disaster Movie» (sì, un vero disastro). Insomma, questi orrori. Film senza spirito né situazioni comiche. Solo risate scadenti, umorismo fecale, battute dirette ad adolescenti pubescenti e brilli con una cassetta di birra.
Una vergogna.
Quindi tieniti forte. Prendi un po' di popcorn. Ecco le migliori parodie cinematografiche di tutti i tempi, che sono davvero divertenti.
5° posto: Scary Movie
Gli anni '80. La nascita dei film horror per adolescenti: Scary Movie. Tutto è iniziato con «Halloween» del 1978 di John Carpenter Poi sono seguiti film come «Venerdì 13», «Nightmare – Dal profondo della notte» e «Non entrate in quella casa». Tutti si basano su paure primordiali della nostra infanzia, ovvero il mostro in agguato sotto il letto. Oppure nell’armadio. O nella soffitta buia. E poi li hanno scatenati su noi giovani con una brutalità inimmaginabile – sotto forma di un uomo mascherato armato di coltelli.
Horror adolescenziale. Perfetto. Almeno fino a quando decine di sequel non hanno rovinato anche questo genere. Poi, nel 1996, arriva il film horror per adolescenti, che ha preso esempio dai punti di forza dei suoi predecessori e ha fatto rivivere due generi contemporaneamente: «Scream».
Perché due generi? Perché quattro anni dopo esce «Scary Movie». Si tratta della prima parodia davvero buona dopo tanto tempo, basata soprattutto su «Scream», che dà il via a una nuova ondata di parodie a volte meno e a volte per niente divertenti. Ma «Scary Movie» è perfetto. Parodia e omaggio in uno. Un viaggio nostalgico attraverso i cliché dei film horror degli anni Ottanta. Impertinente eppure pieno di ammirazione.
E poi questo colpo di scena, che ovviamente si basa su «The Unusual Suspects»:
Sì, le parodie dei film erano in realtà ancora ben pensate a quei tempi.
Uscita nelle sale: 7 luglio 2000
Incassi: 278 milioni di dollari
4° posto: Hot Shots!
Charlie Sheen non è sempre stato Charlie di «Due uomini e mezzo». Si è fatto notare per la prima volta in «Wall Street» del 1987. Quattro anni dopo, ha anche mostrato il suo talento comico: in «Hot Shots!»,, la parodia di «Top Gun», interpreta Topper, un pilota di caccia talentuoso ma mentalmente instabile che deve superare la morte del padre in aereo e salvare una missione sabotata da malvagi produttori di armi.
Adoro questo film. Soprattutto la serietà di Charlie Sheen di fronte al surreale umorismo ridicolo. È quasi come Leslie Nielsen, la star di «Una pallottola spuntata». Ma la cosa migliore in assoluto sono tutte le allusioni al feticismo militare esagerato. In «Hot Shots» ci sono invece parcheggi per disabili per piloti di caccia, piloti che fanno la spesa settimanale con i loro jet e piloti che hanno ancora i capelli perfettamente a posto dopo la missione grazie ai bigodini sotto il casco.
E poi c'è l'ammiraglio Benson (Lloyd Bridges).
«Ammiraglio Benson!», «Davvero? Anch'io mi chiamo così!».
In quale momento non ruba la scena?
Uscita nelle sale: 31 luglio 1991
Incassi: 181,1 milioni di dollari
3° posto: L'aereo più pazzo del mondo
Cosa sarebbe questa lista senza «L'aereo più pazzo del mondo»? Nulla. Questa non è solo una parodia divertente, ma uno dei film più divertenti di sempre. La densità di gag è pura follia. La loro precisione è insuperabile. Proiettile inesploso in canna? Col cavolo!
È stato diretto da Jim Abrahams, David Zucker e Jerry Zucker, noto anche come il trio ZAZ. Per l'attore Leslie Nielsen il film è stato addirittura la svolta comica internazionale dopo aver interpretato quasi solo ruoli seri per due decenni.
La scena in cui l'assistente di volo chiede a Nielsen se è un medico è geniale. Nielsen, seduto lì con lo stetoscopio – non si sa per quale motivo – risponde con un secco «Sì, è corretto». O quando l'assistente di volo spiega a Nielsen che i passeggeri potevano scegliere tra carne o pesce per cena. Nielsen, serio come sempre: «Ah sì sì, mi ricordo: io ho preso le lasagne».
Uscita nelle sale: 27 giugno 1980
Incassi: 83,5 milioni di dollari
2° posto: Balle spaziali
Nel 1983, l'ultimo film di «Guerre stellari» della trilogia classica arriva nelle sale cinematografiche. Quattro anni dopo arriva «Balle spaziali» di Mel Brooks, una parodia di ciò che il commercio e il merchandising avevano fatto dei film di Star Wars, soprattutto dopo «Episodio VI – Il ritorno dello Jedi».
Di cosa tratta? Sul pianeta Spaceball sta finendo l'aria. Non potendo vivere per sempre con lattine di «Perri-Air», il presidente Scrocco (Mel Brooks) decide di far rapire la principessa Vespa (Daphne Zuniga) del pianeta Druidia da Lord Casco Nero (Rick Moranis) e dal colonnello Nunziatella (George Wyner), e di ricattare suo padre Re Rolando (Dick Van Patten). Così facendo, Scrocco vuole ottenere la combinazione di numeri del campo di forza che protegge l'atmosfera del pianeta Druidia. Ecco perché Re Rolando chiede aiuto a Stella Solitaria (Bill Pullman) e al suo amico Rutto (John Candy) – un canuomo, metà uomo e metà cane. Dal momento che Stella Solitaria ha debiti con il furfante galattico Pizza Margherita, accetta l’incarico.
Quindi, se ora stai pensando «Ma che diavolo...?», guarda tutto il film. Cose come i soldati di Spaceball che pettinano un deserto su un pianeta desertico – l'ordine era quello di pettinare il deserto per la principessa – sono abbastanza normali. Oppure una stanza piena di «Stronzi».
Nessuno sa come possano venire in mente certe cose.
Uscita nelle sale: 26 giugno 1987
Incassi: 38,1 milioni di dollari
1° posto: Una pallottola spuntata
Un Leslie Nielsen serio, che dice cose così stupide da essere di nuovo divertenti, e uno slapstick di vecchia scuola: questo è «Una pallottola spuntata», un persiflage dei film noir polizieschi degli anni Quaranta e Cinquanta.
La trama: il tenente Frank Drebin (Leslie Nielsen) incontra il magnate dell'industria Vincent Ludwig (Ricardo Montalbán). Quest'ultimo sta pianificando un attentato alla regina Elisabetta II, in visita di Stato. Tuttavia, Drebin è così maldestro nelle sue indagini che i suoi superiori lo vedono presto come il pericolo maggiore. Ma Drebin non si scoraggia e va risolutamente per la sua strada.
Il solo sentire la frase «Sono il tenente Frank Drebin, squadra di polizia» mi fa ridere per dieci minuti. L'intera situazione comica è esilarante. Come quando Drebin dovrebbe guardare al microscopio in laboratorio: «Io non riesco a vedere niente, come mai?», «Usa l’occhio aperto, Frank», «Mmh... ah, sì sì, adesso vedo benissimo». O quando Frank e il suo compagno Ed indagano sul distretto a luci rosse: «Mi domando perché Savage bazzichi da quelle parti», «Sesso, Frank?», «No, non adesso Ed. Dobbiamo lavorare».
La mia scena preferita è questa:
«Oh c*o, mi presteresti 20 dollari?».
Spettacolo.
Uscita nelle sale: 2 dicembre 2019 Incassi: 78,8 milioni di dollari
Ci sono così tante parodie che meriterebbero di stare su questa lista. Conto su di te per trovarle e scriverle nei commenti qui sotto. Un indizio su un film che non è entrato a far parte della «Top 5» per un soffio: parla di eroi in calzamaglia...


La mia zona di comfort consiste in avventure nella natura e sport che mi spingono al limite. Per compensare mi godo anche momenti tranquilli leggendo un libro su intrighi pericolosi e oscuri assassinii di re. Sono un appassionato di colonne sonore dei film e ciò si sposa perfettamente con la mia passione per il cinema. Una cosa che voglio dire da sempre: «Io sono Groot».