

La guida definitiva ai televisori: quale dovrei comprare?

Se stai pensando di acquistare un nuovo televisore, la prima cosa che devi fare è districarti in una giungla di funzionalità e tecnologie. Vorresti avere una visione generale? E magari un paio di consigli? Ti aiuterò a trovare una via d’uscita da questa selva.
«Luca, mi serve un nuovo televisore. Ma non ne so nulla. Puoi darmi una mano?».
È una richiesta che mi fanno spesso. E non c’è da stupirsi: spiegare come funzionano le tecnologie dei televisori è già abbastanza arduo anche senza addentrarsi nella terminologia specifica. Ma senza tecnicismi spesso la spiegazione si riduce a inutile fuffa markettara. Anche quando parlo con le case produttrici me lo sento dire: chi in negozio chiede aiuto agli assistenti alle vendite si aspetta di ricevere dei consigli, non una lezione. Ma alla fine ci si sente dire sempre le solite frasi, trite e ritrite.
Mi piacerebbe rimediare a questa situazione. Vorresti acquistare un nuovo televisore ma non sai da dove iniziare la ricerca? Ti aiuto io con tre punti spiegati in modo semplice e comprensibile, ma senza rinunciare ai necessari approfondimenti. Alla fine ti darò anche i miei personalissimi consigli sui migliori televisori.
Punto 1: esistono due principali tecnologie per la riproduzione delle immagini
Cominciamo dall’inizio: come funziona un televisore? Come prima cosa, milioni di pixel creano un’immagine che viene poi colorata di filtri colorati. Quindi una retroilluminazione conferisce luminosità all’immagine finale.

Fonte: Sven Mathis
Per il momento non deve interessarti il fatto che la situazione sia, in realtà, molto più complicata di quanto scritto più sopra. Ti basti sapere che attualmente esistono due tecnologie di immagine che potrebbero fare al caso tuo:
- LCD
- OLED
In breve: i pixel dell’LCD generano l’immagine e vengono retroilluminati da una luce di sottofondo, ovvero i LED. Ecco perché nei depliant di vendita trovi spesso la dicitura «TV a LED». Quando c’è scritto così, sai che in realtà si intende un televisore LCD con retroilluminazione a LED.
Nei televisori OLED, invece, sono gli stessi LED a diventare pixel. Ovvero, non solo generano la luce ma anche l’immagine e quindi non necessitano di un ulteriore strato di LED. Una tecnologia che si è diffusa in modo capillare soprattutto grazie al produttore sudcoreano LG.
Punto 2: è migliore la tecnologia LCD o la OLED?
In generale i TV LCD sono più luminosi, ma quelli OLED producono un’immagine migliore. Quindi negli ambienti luminosi i televisori LCD performano meglio. Gli OLED, invece, rendono di più quando c’è meno luce. Infatti, una caratteristica tipica dei televisori OLED sono dei livelli di nero perfetti, che consentono contrasti nettamente migliori e quindi colori più intensi.
«Io guardo più spesso la televisione di sera, quando c’è buio. Quindi comprerò sicuramente un OLED. Vediamo un attimo quanto costa… Apperò…»
Sì, non solo gli OLED sono i televisori migliori, ma di solito sono anche i più costosi sul mercato. Soprattutto nel segmento dei TV di prezzo medio o entry-level. Ecco perché si vendono ancora molti più televisori LCD che OLED. E per lo stesso motivo i produttori investono ancora molto nella ricerca e nello sviluppo dei televisori LCD.
I migliori tra questi nuovi televisori LCD si trovano nel segmento di prezzo alto e spesso sono più costosi persino degli OLED. Quindi, se vuoi spendere molto per un televisore – più di 2000 franchi – ti consiglio piuttosto un OLED. A meno che tu non guardi davvero la televisione soprattutto di giorno o in una stanza inondata di luce.
Punto 3: punti quantici e mini LED, due termini che devi ricordare
Permettimi di citare almeno due termini tecnici «esotici» relativi ai TV:
- Punto quantico
- Mini LED
La tecnologia a punti quantici è stata resa popolare da Samsung. Ma è usata anche da altri produttori, come Sony e LG, che però la chiamano rispettivamente Triluminos (Sony) e Nano Cell (LG). In linea di principio, i punti quantici assorbono la luce bianca di sottofondo dei LED e ne cambiano i colori, in modo tale che i colori non perdano la loro luminanza. Ovvero la loro luminosità. Per semplificare, è come se i punti quantici migliorassero i valori di contrasto dei televisori LCD e da poco anche degli OLED. I normali filtri colorati, invece, tendono a ridurre la luminosità dei colori.
L’altra innovazione riguarda la luce di sfondo. I LED normali non possono (ancora) essere fabbricati delle stesse dimensioni dei pixel degli LCD. Ciò significa che davanti a un LED si raggruppano diverse migliaia di pixel. Un tempo questo creava una sorta di effetto alone intorno agli oggetti chiari su sfondo scuro. Un po’ come se la luna nel cielo buio fosse illuminata dal suo LED in background, ma il cielo notturno nelle immediate vicinanze fosse anch’esso illuminato.

Fonte: Sven Mathis
Le case produttrici, però, stanno costruendo LED sempre più piccoli. L’ultima generazione ha addirittura dimensioni micrometriche e un nuovo nome: mini LED. Questo consente un migliore controllo della luminosità per pixel rispetto al passato. L’effetto alone non scompare completamente, ma quasi. E come gradito effetto collaterale, con i mini LED migliorano anche i valori di contrasto e quindi la resa cromatica dei televisori LCD. Tuttavia, i televisori a mini LED sono tra i più costosi sul mercato e personalmente continuo a pensare che gli OLED siano ancora migliori.
Quindi, quale televisore mi consigli in concreto?
Quando mi confronto con le nostre lettrici e i nostri lettori, spesso scopro che prima ancora di acquistare hanno già una leggera preferenza per un determinato produttore. Ecco perché la cosa più utile è consigliare, per ogni singolo marchio, prodotti che rientrino nei segmenti di prezzo alto, medio e basso. In questo modo potrai scegliere i televisori in base al tuo budget e tenendo conto della classifica per qualità.
LG: Master of OLED
LG è un produttore di televisori sudcoreano. Il suo maggiore successo nel settore dei televisori è stata l’affermazione degli OLED nel mercato di massa a partire dal 2016. Ancora oggi tutti i produttori di televisori OLED acquistano i pannelli OLED da LG. Anche Sony, Philips e Panasonic.
La classe top
LG OLED G3: caro? Sì. Ma devo ancora testare un televisore migliore. Mi ha sorpreso in particolare quanto sia luminoso il G3 per essere un OLED. Per quanto riguarda la luminosità di picco, anche alcuni televisori LCD della stessa fascia di prezzo appaiono obsoleti al confronto. Questo televisore ha una fedeltà cromatica sbalorditiva. Il processore è potente e quindi ottimo per fare l’upscaling di sorgenti di qualità inferiore prive di risoluzione UHD. Come, ad esempio, trasmissioni televisive e sportive in diretta. Anche i gamer, grazie all’input lag di ben 10,1 millisecondi, potranno essere soddisfatti. Non c’è nulla che questo televisore non possa fare.
La classe media
LG OLED C3: etichettare la serie C come una gamma di fascia media è in realtà un affronto. Infatti, prima della serie G, LG ha sempre commercializzato la C come il suo prodotto di punta. Invece, LG nella serie C utilizza la migliore tecnologia dell’anno precedente, vendendola però a un prezzo nettamente più conveniente. Se quindi consideriamo il rapporto qualità-prezzo, la serie C vince quasi sempre. Inoltre la serie C è adatta anche per guardare film e serie e per giocare.
LG OLED B3: la serie B è rivolta a chi, pur non potendo permettersi un televisore costoso per ragioni di budget, ha comunque esigenze elevate e preferisce gli OLED. Si differenzia dai fratelli maggiori soprattutto per il pannello leggermente meno luminoso e per il processore un po’ meno potente. Ciò si traduce, ad esempio durante il gioco, in un input lag leggermente più lento, ma comunque buono (12,6 millisecondi). A differenza degli anni precedenti, quest’anno la serie B ha anche un pannello a 120 hertz, fondamentale soprattutto per i giochi.
Per i neofiti
LG QNED 816: se il tuo budget è limitato, con la serie QNED di LG vai sul sicuro. Sono gli LCD di LG con tecnologia a punti quantici. Si tratta di televisori solidi e luminosi con un buon contrasto, un processore di fascia media per l’upscaling e un pannello a 120 Hz per il gaming.
Samsung: rivoluzionaria con i QD OLED, ma anche ottimi TV a mini LED
Anche Samsung proviene dalla Corea del Sud ed è di gran lunga il maggiore produttore di televisori al mondo in termini di vendite. Curiosità: per molto tempo, Samsung ha snobbato i televisori OLED perché era l’unica che non considerava quella tecnologia sufficientemente matura. Ma dallo scorso anno si sono lanciati anche loro: ovvero con il QD OLED, un’ulteriore evoluzione dell’OLED.
La classe top
Samsung QD OLED S95C: QD OLED, ovvero uno sguardo verso il futuro. Samsung è il primo e unico produttore in grado di costruire pannelli OLED con punti quantici. Questo garantisce televisori OLED particolarmente luminosi e dai colori fedeli, come raramente mi è capitato di testare. Grazie a un input lag di ben 9,7 millisecondi, questo TV è ideale anche per i giochi. Piccolo neo: i TV Samsung non supportano il Dolby Vision, un formato HDR molto diffuso. Non perché non possono farlo. Ma perché non vogliono.
Samsung mini LED QN95C: Samsung commercializza anche questo televisore come prodotto di classe superiore. Io però non l’ho testato personalmente. In compenso ho provato il suo predecessore. Ecco perché posso dirti con certezza che anche il QN95C è un televisore eccellente per la maggior parte degli usi. Grazie alla luminosità di picco molto elevata, questo televisore dà il meglio di sé soprattutto in ambienti luminosi. Inoltre, grazie alla retroilluminazione con mini LED, il televisore ha livelli di nero insolitamente profondi per un televisore LCD e quindi anche un ottimo contrasto. Ma, appunto: conveniente non lo è.
La classe media
Samsung QD OLED S90C: come per la serie C di LG, anche in questo caso considerare l’S90C come un televisore di fascia media sarebbe ingiusto. Il pannello è praticamente lo stesso dell’S95C. Solo un occhio davvero esperto potrebbe riconoscere la minima differenza di luminosità. L’unica differenza evidente è che l’S90C non dispone della One Connect Box, ovvero di quella una scatola separata con tutti i collegamenti, simile a un ricevitore, progettata per ridurre al minimo l’ingombro dei cavi dietro al televisore. Se pensi di poterne fare a meno, avrai un apparecchio quasi identico all’S95C, ma spendendo molto meno.
Per i neofiti
Samsung QLED Q70C: negli ultimi anni Samsung ha pubblicizzato soprattutto i suoi QLED, vale a dire i televisori LCD con filtri di colore a punti quantici. Quindi, se c’è un produttore che ha perfezionato la tecnologia a un livello tale da permetterti di acquistare un TV più che buono anche in questa fascia di prezzo, è Samsung. Con questo modello, però, devi rinunciare all’oscuramento locale: i livelli di nero potrebbero essere migliori e intorno agli oggetti luminosi su sfondo scuro si può avere il fenomeno dell’alone descritto in precedenza.
Sony: si ispira agli altri e aggiunge Google TV
Sony è giapponese e acquista i suoi pannelli OLED da LG e i suoi pannelli QD OLED da Samsung. La cosa non suona particolarmente esaltante, ma in compenso Sony è davvero brava a costruire i suoi processori. E questo è importante. Perché i processori sono il «cervello» del televisore e nessun altro produttore è più bravo di Sony a produrli.
La classe top
Sony QD OLED A95L: il pannello è lo stesso montato da Samsung nel suo S95C. In sostanza, l’A95L di Sony è uno dei migliori televisori attualmente disponibili. Perfetto per guardare film e serie o per giocare. La grande e fondamentale differenza rispetto ai televisori Samsung è che questi supportano il Dolby Vision. Ma ora Sony punta su Google TV, il sistema operativo a mio parere migliore, più intuitivo, più accattivante e meglio compatibile con gli altri dispositivi e software presenti sul mercato. Soltanto il prezzo è tipicamente Sony: dolorosamente elevato.
La classe media
Sony Mini LED X95L: è possibile che Sony non sia d’accordo con la mia classificazione dell’X95L come televisore di fascia media. Ma dopo il mio test posso affermare in tutta serenità che proprio il suo diretto concorrente – il QN95C di Samsung, anch’esso un mini TV LED – è di tutt’altro livello. Soprattutto per quanto riguarda la luminosità e il contrasto. In compenso, l’X95L costa anche molto meno. E, cosa che per molti è ancora più importante: l’X95L supporta il Dolby Vision.
Per i neofiti
Sony FALD X75WL: il mio consiglio assoluto è l’X75WL di Sony. Non c’è praticamente nessun altro televisore che produca un’immagine molto più nitida e ricca di contrasto di quanto il prezzo del televisore lascerebbe supporre. A questo si aggiungono un processore tipico di Sony e più che affidabile, contrasti molto buoni, Google TV con Chromecast integrato e un audio sorprendentemente ricco dagli altoparlanti integrati nel televisore. Senza alcun dubbio il mio TV preferito nel settore entry-level.
Tiriamo le somme
Per me è chiaro che se vuoi scegliere il tuo nuovo televisore solo in base alla qualità dell’immagine, devi optare per un (QD) OLED. Ma se non vuoi spendere più di 1000 franchi per un televisore di grandi dimensioni, la vedo dura. In questo caso non ti resta che puntare su un LCD. Soprattutto se lo accendi per lo più durante il giorno o in ambienti molto luminosi. Non che i televisori OLED siano inutilizzabili se c’è troppa luce nella stanza. Ma se metti un televisore OLED e uno LCD uno accanto all’altro, noterai subito la differenza di luminosità.
Spero che grazie a questa guida ora tu abbia nuove e migliori informazioni sui televisori attualmente in commercio, o almeno un’idea di massima sul televisore che ti interessa acquistare.


La mia zona di comfort consiste in avventure nella natura e sport che mi spingono al limite. Per compensare mi godo anche momenti tranquilli leggendo un libro su intrighi pericolosi e oscuri assassinii di re. Sono un appassionato di colonne sonore dei film e ciò si sposa perfettamente con la mia passione per il cinema. Una cosa che voglio dire da sempre: «Io sono Groot».