
Guida
È vietato sbagliare quando si sviluppano le pellicole da soli
di David Lee
Le vecchie console tendono ad assumere col tempo una brutta sfumatura giallastra. Fortunatamente, alcuni nerd hanno scoperto tempo fa una soluzione. Ho provato con la mia Super Nintendo.
La tua vecchia console ha anche questo aspetto, come se fosse stata per 30 anni in un pub da stazione pieno di fumo? Allora è tempo di far pulizia. La mia Super Nintendo, come molte altre console e dispositivi elettronici degli anni ‘80, ha questo alloggiamento grigio in plastica, solo che nella mia quel grigio è diventato giallo. Dato che questa macchia sulla mia console, posta su una mensola, mi dà fastidio da un po' di tempo, è ora di fare un po’ di faidaté con la presunta cura miracolosa: il perossido di idrogeno (acqua ossigenata). Proverò due metodi: la cosiddetta miscela Retr0bright e una variante già pronta con un prodotto da parrucchieri.
La prima domanda sorge con il perossido di idrogeno, che è disponibile in diverse intensità. In generale, le soluzioni più promettenti sono 15% o 30%. Secondo alcuni forum vintage, la roba non è ovviamente facile da ottenere se non si vuole finire su una lista di terroristi. Ho avuto fortuna solo nella terza farmacia. Sguardi strani e una versione da 3%. Ma con questo non elimini neanche il giallo dei denti, figuriamoci far ritornare il grigio di una SNES. «Quanto te ne serve?» chiede la simpatica signorina della farmacia numero tre. «Circa mezzo litro», rispondo io. «Ui, devo controllare se ne abbiamo ancora così tanto», dice e scompare, probabilmente per avvisare le autorità. Dopo un paio di minuti torna con due bottiglie e senza polizia al seguito. Compro ancora un sacchetto di alimenti per neonati per sviare eventuali sospetti.
A proposito: l’ingiallimento è dovuto all’allora popolare plastica ABS (acrilonitrile-butadiene-stirene) e al prodotto ignifugo integrato. Se la plastica viene esposta ai raggi UV, si ha una reazione chimica. Le molecole di bromo contenute nel prodotto ignifugo diventano instabili e penetrano nell’alloggiamento attraverso la superficie. In questo modo la plastica si colora di giallo o addirittura marrone.
Fortunatamente per noi, il Museo CBM di Wuppertal, in Germania, ha scoperto nel 2008 che esiste una cura sotto forma di perossido di idrogeno. Questa notizia si sparge a macchia d’olio prima attraverso forum tedeschi, arrivando anche ai forum inglesi. Alla fine è sorta la comunità Retr0bright. Questa ha fornito consigli e trucchi per il ripristino dei vecchi dispositivi elettrici, fino alla chiusura del sito web a inizio anno.
Nel corso degli anni sono sorte diverse ricette che dovrebbero ripulire l’ingiallimento. Una soluzione al 100% non esiste. Visto che la plastica non è tutta uguale, può succedere ad esempio che la parte inferiore della console sia grigia mentre quella superiore diventi gialla. La diversa qualità del materiale e le numerose miscele rendono difficile trovare la soluzione perfetta. In tutti i casi, tuttavia, la sostanza di base è il perossido di idrogeno, che rimuove le molecole di bromo che figurano. L’applicazione è per principio molto semplice. Applicare il perossido di idrogeno, esporre al sole e attendere. Dopo un paio d’ore, il giallo dovrebbe sparire.
Poiché il metodo Retr0bright è un po' complicato, alcuni chimici amatoriali (o veri, chi lo sa) hanno trovato un'alternativa più semplice. «40 Volume Creme Developer» è il nome inglese del prodotto utilizzato per la tintura dei capelli. Potrei ordinarlo su Internet, ma visto che esistono saloni di parrucchieri come sabbia al mare, tento la fortuna offline.
Quando mi viene chiesto se voglio tagliare i miei capelli, mostro alla parrucchiera dietro l'angolo l'immagine da Internet: «Ho bisogno di roba chimica come questa». Ricevo sguardi ancora più strani che in farmacia, ma la signora sa subito cosa sto cercando: «Vuoi Oxy». Quando iniziamo a discutere di diversi punti di forza, mi sento come uno spacciatore. «Con questo prodotto si ottengono due tonalità più chiare». Cerco di applicarlo sulla mia SNES bionda, ma fallisco nella mia immaginazione. «Mi basta la cosa più forte che hai», le dico e ora mi sento davvero come un pusher. Scompare nel salone e torna a mani vuote un attimo dopo: «A cosa ti serve?». Le spiego la mia richiesta da nerd anche se non sembra aver mai visto una SNES in vita sua. Nonostante la sua comprensione, non mi passa la roba. Loro non vendono queste cose e dovrei ordinarle su Internet.
Non mi arrendo così facilmente. 200 metri in fondo alla strada c’è un altro parrucchiere. La signora non parla bene tedesco, ma capisce cosa intendo. Anche lei ha il prodotto che cerco in magazzino. Prima di consegnarmelo, consulta brevemente il suo capo, che si siede a fumare e sorseggiare un caffè davanti al salone. Per qualche motivo è ancora più sospettoso della farmacista e della prima parrucchiera. In un tedesco un po’ stentato, mi chiede che valore ha la bottiglia per me. Gli mostro i prezzi su Internet, che partono da 10 franchi. «25 franchi», mi dice. Sì, sono finito in un bazar? Va bene, voglio iniziare a sbiancare e quindi accetto. Ma cambia idea.Evidentemente pensa che io voglia aprire un salone e fargli concorrenza. Ha visto i miei capelli? Non è mia intenzione. Quando viene a sapere che voglio scrivere un articolo, mi offre una bottiglia gratis se lo aiuto a scrivere una lettera. Lascia il suo salone e ha bisogno di una sorta di conferma scritta. Il tedesco non è però la sua lingua madre e ha bisogno di aiuto. Come vuole. L’importante è riuscire ad avere il materiale.
Capisco solo a metà quello che vuole, ma con una tariffa di una bottiglia per mezz'ora, non può aspettarsi molto. Sembra soddisfatto del risultato e alla fine mi consegna una bottiglia di perossido d’idrogeno, praticamente vuota. «Vale per due», dice il capo. O appartiene segretamente alla comunità Retro0bright o crede ancora che io voglia entrare nel business dei capelli. Alzo le spalle e gli stringo la mano per congedarmi.
Occorre fare attenzione per entrambi i metodi applicati. Questo vale sia per il dispositivo sia per chi lo utilizza. Il perossido d’idrogeno può rendere la plastica fragile o eliminare qualsiasi impronta. Inoltre, si tratta di un acido che non dovrebbe mai entrare in contatto né con gli occhi né con la pelle.
È anche possibile che tra qualche anno compaia di nuovo una sfumatura giallastra. Non è quindi garanzia di eternità.
Dopo aver raccolto tutti gli ingredienti necessari, posso iniziare. Occorre:
Per prima cosa devi smontare la console. Purtroppo, molti dispositivi come il mio SNES hanno viti speciali che richiedono anche cacciaviti speciali, che puoi acquistare in rete per 15 franchi. In alternativa, è possibile intaccare un cacciavite a punta. Ma per me è troppo inaffidabile. Ricorda dove vanno le viti, altrimenti puoi guardare un video su YouTube come me per trovare di nuovo l'esatto posizionamento. Abbiamo bisogno solo dei componenti in plastica della console: l’elettronica e le viti si romperebbero durante il processo. Pulire accuratamente le parti prima della fase successiva, con alcool, nella lavatrice oppure con del sapone.
Inizio con il metodo Retr0bright. A seconda della quantità di perossido di idrogeno, si può semplicemente versare il liquido in un grande contenitore e inserire le parti dell'alloggiamento. Ma avendo solo mezzo litro e poiché non so esattamente se e quanto dovrei diluire l'acido, scelgo il metodo di insaponatura. Per prima cosa è necessario addensare il perossido di idrogeno in modo da poter essere applicato con un pennello. Ho ricevuto del Resource dalla farmacia. Mescolarlo con un po’ di sapone (ad esempio Vanish). Dovrebbe fare una bella schiuma. Se si mescola il tutto in una bottiglia, si deve stare estremamente attenti quando si apre, in modo da non far schizzare nulla in faccia; quindi quando si mescola e si applica si devono indossare occhiali di sicurezza e guanti.
La mia miscela è così:
La miscela deve poi essere lasciata riposare per circa mezz'ora fino a quando non è veramente spumeggiante. Poi si applica generosamente con un pennello sulle parti in plastica. Infine impacchettare il tutto in una pellicola trasparente per evitare l'evaporazione del perossido di idrogeno, che può causare delle macchie.
Tratto la parte inferiore del mio SNES con la miscela da parrucchiere. È la versione già pronta della miscela Retr0bright, per così dire. Ho applicato abbondantemente anche questa e poi ho avvolto tutto in una pellicola trasparente. Attendere: alcuni dicono un paio d’ore, altri parlano di un giorno intero. Avendo realizzato il progetto a settembre, il sole non è più così forte. Confrontando: il 21 giugno, quando il sole è alto in cielo, la radiazione supera i 1000 W/m2. In autunno arriva a circa 600 W/m2.
Dopo circa quattro ore al sole ho rimosso la pellicola trasparente e risciacquato con cura l’alloggiamento della SNES. Il risultato si vede subito: invece del giallo nicotina, ecco che mi sorride nuovamente il grigio SNES. L'area rettangolare dove è scritto Super Nintendo è ancora un po' giallastra, ma molto più bella di prima. Entrambi i metodi hanno funzionato. La variante Retr0bright è stata un po’ più accurata, ma la plastica ha sofferto di più. Si può vedere relativamente bene come ho applicato la miscela in modo non uniforme. Non avendo aspettato che si formasse la schiuma, si deve essere distribuita male. Nonostante questo difetto di bellezza, sono soddisfatto del risultato. La mia SNES sembra nuovamente in salute. Peccato. Ho dimenticato di smontare il pannello anteriore. Sarà per la prossima volta.
Se vuoi diventare tu stesso un alchimista, ti consiglio di provare prima con la variante già pronta. Puoi procurarti facilmente gli ingredienti, è economica e facile da applicare. Sono curioso di conoscere i vostri risultati.
Vado matto per il gaming e i gadget vari, perciò da digitec e Galaxus mi sento come nel paese della cuccagna – solo che, purtroppo, non mi viene regalato nulla. E se non sono indaffarato a svitare e riavvitare il mio PC à la Tim Taylor, per stimolarlo un po' e fargli tirare fuori gli artigli, allora mi trovi in sella del mio velocipede supermolleggiato in cerca di sentieri e adrenalina pura. La mia sete culturale la soddisfo con della cervogia fresca e con le profonde conversazioni che nascono durante le partite più frustranti dell'FC Winterthur.