
Don Bluth fonda un nuovo studio di animazione: cartoni animati disegnati a mano?

La leggenda dell'animazione Don Bluth fonda un nuovo studio di animazione. Non solo vuole riportare alla luce i cartoni animati disegnati a mano, ma vuole anche far partecipare i fan allo sviluppo dei film.
Don Bluth è una leggenda dei cartoni animati. L'ormai ottantaduenne vanta una carriera durante la quale ha fatto la storia dell'animazione con film come «Brisby e il segreto di NIMH», «Anastasia» e «Fievel sbarca in America». Poteva starsene seduto, ritirarsi e lasciare il campo a nomi top come la Pixar.
E invece no.
Secondo la pagina Facebook, il fondatore dei Don Bluth Studios vuole soddisfare un bisogno della gente:
Crediamo che la gente voglia una rinascita dell'animazione disegnata a mano.
Un primo progetto è già in fase di sviluppo: Bluth Fables.
Bluth Fables rivelato in un live stream
Il primo progetto uscito dai Don Bluth Studios si chiama «Bluth Fables». L'animatore Lavalle Lee, vicepresidente degli Studios, mostra in un live stream come funziona l'animazione disegnata a mano nell'era di Wall-E» e «Moana».
Nel live stream lavora in Photoshop e Clip Studio Paint, colorando i disegni della penna di Don Bluths. Le favole dovrebbero essere storie nuove, per bambini e adulti, che vengono presentate come in un libro utilizzando la tecnologia dell'animazione. Le pagine vengono girate, i personaggi della pagina sono animati o meno, Don Bluth presta al film la sua voce come narratore.
Lavoro in pubblico
Lavalle Lee è ovviamente orgoglioso del progetto e ci sta già mettendo anima e corpo. Inoltre coinvolge anche il pubblico nel suo lavoro. Nel live stream vedi lui e il suo pubblico negoziare per dieci minuti sul colore di un orologio da polso. Un colore? Due? Alla fine, dopo alcuni tentativi, optano per un dorato monocromatico.
Questo modo di lavorare dovrebbe proseguire. Le persone dovrebbero diventare parte del processo di animazione. «Non terremo segreti i nostri progetti. Pubblicheremo una tempesta e ti mostreremo tutti i progressi», scrive Lee su Facebook.


Giornalista. Autore. Hacker. Sono un contastorie e mi piace scovare segreti, tabù, limiti e documentare il mondo, scrivendo nero su bianco. Non perché sappia farlo, ma perché non so fare altro.