

Cuffie over-ear per fare sport? Ma perché mai?
Non riesco proprio a capire. Continuo a vedere gente che fa sport indossando un paio di cuffie over-ear. Ma perché? Vogliono farsi volutamente del male?
Sport e musica ci sta. Sport, musica e cuffie over-ear anche no. Sia in palestra che al parco, la musica mi motiva a fare esercizio fisico. Certo, a volte mi distrae. Ma non è questo il punto ora. La vera domanda è: in-ear o over-ear? Ti do tre possibilità per scoprire la mia opinione in merito.
Un test che non è un test
Sono ormai due anni che indosso le SoundSport Free di Bose mentre pratico sport. Il sound è buono, la vestibilità anche e in generale posso dire di esserne soddisfatto. Inoltre, in questi ultimi mesi ho testato le cuffie sportive di Sony e di Beats. E ora avrei dovuto provare le nuove over-ear di Philips. La particolarità di queste cuffie sono i cuscinetti traspiranti imbottiti di gel refrigerante.

Da notare il condizionale passato: avrei dovuto. Perché mi sarebbe piaciuto dare a Philips la possibilità di convincermi che le cuffie sportive non debbano essere per forza intrauricolari. Ma dopo due sudate in palestra di un’ora d’allenamento ciascuna, ho messo vie le cuffie e mi sono rimesso le buon vecchie Bose. Non voglio dire di essere prevenuto. Ma in fondo l'ho sempre saputo: le cuffie over-ear non vanno bene per lo sport.

Ma perché mai?
Eppure continuo a vedere persone che corrono nei parchi o sollevano pesi indossando cuffie over-ear. Ma perché mai? Non riesco proprio a capire. Le mie si inzuppano di sudore dopo neanche dieci minuti. E in questo caso il gel refrigerante non aiuta. Al contrario: il sudore di per sé è fastidioso, ma il sudore freddo è ancora più fastidioso. Inoltre, appena si inzuppano i cuscinetti, le cuffie iniziano a scivolare su e giù dalla testa.
E la cosa non è divertente quando mi stendo sulla panca e impugno i manubri: tiro su i pesi e le cuffie iniziano a scivolarmi via, finché l’auricolare destro si trova steso sulla panca dietro alla mia testa e quello sinistro resta appeso a metà orecchio. A sinistra sento ancora qualcosa che si avvicina alla musica, un accenno di bassi, a destra nulla. Così mi deconcentro e cerco di non sbattermi in faccia i manubri. Mi siedo dunque, raddrizzo le cuffie e ricomincio l’esercizio da capo. E tutto si ripete, ovviamente. E questo ogni volta che faccio un esercizio steso sulla panca. Gli sguardi compassionevoli dei miei compagni a destra e a sinistra non aiutano di certo.

Grazie, ma anche no.
Ci sono persone che non riescono a gestire le cuffie intrauricolari, o almeno così dicono. Perché continuano a cadere, fanno male o sono scomode. Mentre le indossano, inoltre, sentono i propri passi nella propria testa. Forse la cosa si deve alle mie orecchie. Chi lo sa? Comunque sia, le cuffie in-ear sono un must mentre faccio sport. Meglio ancora se true wireless. Sono comode, non mi danno fastidio mentre mi alleno e il sound di regola è buono.
Per intenderci, si tratta della mia opinione personale. Non ho testato questo prodotto in maniera approfondita. E onestamente, posso dire che in realtà le TASH402BK di Philips riproducono bene il suono. I bassi sono alquanto potenti. Il che è ideale per la mia playlist di brani hip hop molto old school. L'accoppiamento Bluetooth funziona perfettamente con tutti i tipi di dispositivi. La gestione è semplice, il design è lineare e il prezzo si fa notare. Fin qui tutto bene. Ma per lo sport? Grazie, ma anche no.

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Da giornalista radiofonico a tester di prodotti e storyteller. Da corridore appassionato a novellino di gravel bike e cultore del fitness con bilancieri e manubri. Chissà dove mi porterà il prossimo viaggio.