
Android Pie: uno sguardo alla rivoluzione Android
La nuova versione Android abbandona i tre pulsanti in basso. Se ti piace o no, non dovrai disabituarti. Uno sguardo alle nuove caratteristiche di navigazione mostra i vincitori e i perdenti.
Android Pie abbandona i tre pulsanti in basso. Niente più triangolo, cerchio e quadrato. Ora c’è un trattino e nient’altro. Il motivo: Google ha capito che la navigazione con una mano per Android è diventata complicata. Quindi occorreva una soluzione.
Ed ecco come appare questa soluzione:

Per ricordarti come era prima, ecco una foto:

La vecchia barra di navigazione ha tre pulsanti, che devi utilizzare con la pressione delle dita. Ora, invece, Google lo regola con semplici movimenti di strofinamento.
Strofinare invece di premere
La nuova barra di navigazione è visivamente trascurabile, poiché non si basa più su singoli punti di contatto bensì sui movimenti. Dove prima premevi con le dita, ora devi solo passarci su.
Se trascini verso l’alto appaiono tutte le app aperte. Puoi cambiare in basso tra le app attive, simile all'All Apps Screen che raggiungevi con il pulsante quadrato sul tuo smartphone. Inoltre, le app aperte sono ora ordinate in orizzontale, non più in verticale.
Se sei nell’All App Screen o all’interno di un’applicazione, accanto al simbolo di navigazione appare una freccia. Qui puoi cliccarci sopra oppure spostarla sul lato inferiore. Allora puoi cambiare tra le app. All’interno dell’applicazione, una freccia prende il posto del pulsante «Indietro».

Questo è ragionevole, dal momento che Google prende in considerazione una constatazione che è arrivata solo con la creazione di smartphone più grandi: la metà superiore dello schermo di uno smartphone di grandi dimensioni è solo spazio per il consumo dei media, in casi eccezionali per ospitare elementi di controllo. Tutti i comandi devono essere situati nel terzo inferiore dello schermo.
Gli elementi di controllo dovrebbero trovarsi nell’area verde, magari nella bianca, ma non nella rossaIn questo modo è stato fatto un passo da gigante a favore dell’utilizzo con una mano. Non devi più cambiare appiglio se vuoi raggiungere la parte superiore dello schermo.
Il grande perdente: l’App Drawer
Con la nuova modalità wipe e la priorizzazione dello schermo di All Apps, c'è un elemento che rimane a bocca aperta: l’App Drawer. Il menu che raggiungevi sulle vecchie versioni di Android premendo il pulsante al centro della barra dei menu sottostante sarà molto probabilmente solo un fenomeno marginale nelle future versioni di Android.

Questo perché l'App Drawer è diventato essenzialmente una discarica per bloatware e applicazioni di cui non hai mai bisogno. La soluzione all’App Drawer sarebbe stata semplice, senza dover chiudere l’app: l’utente avrebbe dovuto avere la possibilità di nascondere le app. Se non puoi disinstallare app strane come HiCare di Huawei oppure booking.com, almeno puoi nasconderle.
L’All App Screen assume questa funzione fino a un certo livello. Utilizzi l’app? Allora emergerà sul tuo All Apps Screen, perché se la utilizzi, allora vorrai utilizzarla eventualmente un’altra volta. L’interfaccia utente è stata configurata in modo visivamente più eccitante.
Dove puoi nascondere le app
Trovi le app che puoi nascondere sotto Nova Launcher o altri launcher di terze parti. La maggior parte dei launcher standard non ci riesce. Soprattutto in questo caso, tuttavia, sarebbe auspicabile la possibilità di disporre liberamente le icone delle applicazioni. Perché anche qui contribuisce la cosa dei grandi schermi.
L’App Drawer deve essere compilato dall'alto a sinistra verso il basso a destra. Visivamente può essere ottimo, ma su grandi smartphone è davvero inutile.

Tuttavia avrebbe più senso se le applicazioni fossero disposte radiali dal basso a destra o – per il dieci per cento dei mancini sulla Terra – facoltativamente dal basso a sinistra.

Tuttavia, il problema è nullo. Ora la disposizione delle app viene gestita dalla macchina. Il tuo Android deve mostrare le tue app e cioè esattamente là, dove puoi raggiungerle.
Android Pie è disponibile da subito su tutti i dispositivi Google Pixel. Le funzioni descritte in questo articolo sono state testate sull’Essential PH-1. Ecco altri marchi che ricevono l’aggiornamento:
- Oppo
- Vivo
- Sony
- OnePlus
Ne fanno parte anche tutti i dispositivi con Android One.
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Giornalista. Autore. Hacker. Sono un contastorie e mi piace scovare segreti, tabù, limiti e documentare il mondo, scrivendo nero su bianco. Non perché sappia farlo, ma perché non so fare altro.